Il 18 aprile del 1974, dopo una prima parte di restauri, riapriva il Teatro Stignani. Per festeggiare alla grande i 50 anni da quella data il Comune di Imola ha previsto diverse iniziative, tra cui una stagione di prosa con spettacoli importanti e protagonisti di primo piano del teatro e della recitazione italiana (qui il cartellone con le date).

Un’altra iniziativa di rilievo è la digitalizzazione di tutto l’archivio di questi 50 anni di “nuovo” Stignani. Un patrimonio ricco e interessante da scoprire fatto di 240 compagnie, 486 spettacoli, 1.500 artisti tra registi, attori e autori, 970 “pezzi” tra cui locandine, libretti e foto di scena. Uno spaccato a tutto tondo della storia del teatro del nostro paese.

Noi lo abbiamo perlustrato un po’. Fatelo anche voi.

Le curiosità

La Compañia de baile español è stata la prima a calcare il palcoscenico dello Stignani il 18 aprile 1974, quando il teatro ha riaperto al pubblico dopo i lavori di restauro.

L’autore più rappresentato negli ultimi 50 anni è stato Luigi Pirandello: 26 volte, la prima nel 1975, l’ultima nel 2023. Seguito da Shakespeare (22) ed Eduardo De Filippo (19).

L’attore più presente sul palcoscenico imolese Glauco Mauri, in 18 stagioni tra il 1976 e il 2022.

Lo spettacolo andato in scena più volte “Il berretto a sonagli di Pirandello”, con quattro registi diversi dal 1976 al 2023.

Chi vuole ripercorrere in maniera analitica gli ultimi 50 anni di storia del teatro intitolato alla cantante lirica Ebe Stignani, chi è appassionato di teatro o chi, semplicemente, è curioso di scoprire quali attori hanno calcato il palcoscenico imolese, può trovare tutte queste informazioni nell’archivio digitale che il Comune di Imola ha deciso di regalare a tutti per festeggiare il 50° dalla riapertura.

La presentazione delle iniziative per il 50° anniversario del Teatro Stignani, con tanto di torta. Sul muro alle spalle, seconda da sinistra, la locandina di “Non essere”, spettacolo portato in scena da Vittorio Gassman nel 1984. Una curiosità: Vittorio decise di togliere una “enne” per semplificare, lettera poi recuperata da Alessandro (a Imola per due volte come attore e quattro volte da regista) che ha preferito ritornare al cognome originario dei suoi avi, Gassmann. Lo si può vedere nella prima locandina da sinistra.

Nel portale sono presenti le diverse stagioni suddivise per anno, gli artisti in ordine alfabetico, gli spettacoli ordinati sia per lettera sia cronologicamente. Un lavoro imponente, quello realizzato dalla cooperativa imolese Hibou, che ha digitalizzato il contenuto del libro “Il mestiere dello spettatore” (La Mandragora, 2003) uscito per i trent’anni di prosa dello Stignani, e tutto quello che era contenuto nei cassetti del teatro, comprese le locandine di ogni spettacolo.

Basta cliccare qui

Accedere all’archivio è semplice. Non serve alcuna registrazione, basta cliccare qui.

Si può partire seguendo l’ordine cronologico per stagione.

Scegliamo un’annata a caso o quella che ci incuriosisce di più. Stagione 1987-1988: sette gli spettacoli in cartellone. “Allacciare le cinture di sicurezza”, “Faust”, “Noi, le ragazze degli anni settanta”, “Farfalle”, “I due gemelli veneziani”, “Questa sera si recita a soggetto”, “Camere da letto”. Se clicco sul primo spettacolo, compare la locandina originale, un’immagine in bianco e nero con Massimo Lopez, Tullio Solenghi e Anna Marchesini, che erano sia attori che autori e registi della commedia, come viene indicato a fianco, insieme alle date in cui lo spettacolo è andato in scena.

L’archivio offre la possibilità di cliccare nuovamente su ogni voce che appare. Posso scegliere “Massimo Lopez” e vengo reindirizzato all’elenco con tutti i suoi spettacoli, con la distinzione tra quelli nei quali è stato attore e quelli in cui ha ricoperto anche il ruolo di autore e regista. Se uno degli spettacoli mi interessa, posso cliccare sul titolo e si apre la schermata dedicata.

Si possono poi fare ricerche libere o avanzate. Per scoprire che, dopo Glauco Mauri (18 volte), gli attori più presenti a Imola sono stati Roberto Sturno (16) e Umberto Orsini (13), o che tra gli spettacoli più rappresentati ci sono “Re Lear” e “La tempesta” di Shakespeare.

O anche che, da Imola, sono passati tanti grandi nomi del teatro italiano, come Giorgio Albertazzi, Margherita Buy, Vittorio Gassman, Dario Fo, Mariangela Melato, Toni Servillo, Pierfrancesco Favino, Paola Cortellesi.

Nomi di rilievo, come quelli della stagione si prosa 2024-25, quella del 50°. Scoprili qui.