Ospedale di Imola/ La chirurgia robotica ha superato la lodevole quota dei 500 interventi

A 16 mesi dall’avvio della chirurgia robotica all’ospedale Santa Maria della Scaletta di Imola sono stati raggiunti i 500 interventi effettuati con il robot Da Vinci Xi.

162 gli interventi di chirurgia generale, prima disciplina che, il 9 gennaio dell’anno scorso, ha avviato questa esperienza. A seguire: ginecologia, con 116 interventi, e urologia con 92, partite dopo qualche mese.

370 in totale gli interventi eseguiti dai professionisti della azienda sanitaria imolese. A questi si aggiungono i 130 effettuati dalle unità operative di ginecologia e fisiopatologia della riproduzione umana e di urologia del Policlinico di Sant’Orsola, nell’ambito dell’accordo di sviluppo della robotica con il duplice obiettivo di migliorare le prestazioni e contenere i tempi di attesa per gli interventi.

Al di là dei numeri, sul piano qualitativo i vantaggi per i pazienti sono stati: minima necessità di trasfusioni di sangue, notevole riduzione del dolore post-operatorio, riduzione della durata della degenza, minor rischio di complicanze, più rapidi tempi di recupero, più rapido ritorno al normale regime alimentare e migliori risultati estetici.

La dichiarazione del direttore del dipartimento di chirurgia, Michele Masetti

«Sono numeri straordinari che nel primo trimestre del 2024 inseriscono l’ospedale di Imola all’undicesimo posto in Italia sui 130 dotati di una sola piattaforma robotica, una “classifica” che abbiamo scalato rapidamente (nel 2023 eravamo al 25esimo posto) grazie all’investimento in professionalità specializzate dell’azienda, il dottor Stefano Tamburro, direttore della nostra unità operativa di ostetricia e ginecologia dal marzo 2023 ed il dottor Marco Garofalo arrivato alla fine dell’anno scorso ma soprattutto alle equipe chirurgiche, mediche, infermieristiche e tecniche del blocco chirurgico, che si sono formate con precisione e rapidità, affrontando con grande professionalità ed entusiasmo questa nuova sfida e portandola avanti con risultati quantitativi, ma soprattutto qualitativi, che ritengo onorino il nostro territorio».

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