Fatturato in calo per Terremerse nell’anno di alluvione, guerra e aumento dei prezzi

Il 2023 del gruppo dell’agroalimentare di Bagnacavallo si è chiuso con volume d’affari di 278 milioni, inferiore rispetto all’anno precedente, quando il fatturato superò i 300 milioni.

Nella sua relazione, la dirigenza di Terremerse ha ricordato come l’anno passato sia stato segnato da «una formidabile concentrazione di eventi negativi: dalle estreme condizioni climatiche alle guerre, dall’instabilità dei mercati alle differenze sociali accentuate dall’aumento generalizzato dei prezzi». Fattori che hanno pesato sull’andamento economico del gruppo.

«Gli andamenti al forte ribasso delle quotazioni dei cereali e dei fertilizzanti hanno determinato un calo del fatturato rispetto all’esercizio 2022, nonostante la presenza sui territori e la quota di mercato presidiata dalla cooperativa siano in aumento».

I numeri del 2023

Terremerse è una cooperativa multifiliera nel settore agroalimentare (agroforniture, impiantistica, irrigazione, cerealproteici, ortofrutta con una propria organizzazione di prodotto, carni, ricerca e sviluppo). Attualmente la cooperativa è costituita da oltre 5.600 soci cooperatori e sovventori e conta più di 65 consulenti e tecnici agricoli e circa 400 dipendenti fissi e avventizi.

Il documento di bilancio 2023 deve ancora essere presentato all’assemblea dei delegati e dei soci sovventori, cosa che avverrà a metà di giugno. Per i numeri ci si affida quindi ad una nota diffusa dalla cooperativa romagnola.

Nel 2023 il volume d’affari è stato di 269 milioni. L’utile netto, che «comprende importanti accantonamenti prudenziali a protezione del valore del patrimonio della Cooperativa», di 1 milione 85 mila euro. Dal punto di vista finanziario, nel 2023 si è abbassato ulteriormente il debito oneroso della cooperativa.

Come spiegato dal direttore generale Emilio Sabatini:

«Il miglioramento dei parametri finanziari iniziato in modo deciso ormai dal 2018 è frutto di un processo di accumulazione determinato, oltre che dai risultati economici, da una sempre più efficace gestione del circolante  Su quest’ultimo aspetto, dirimente è stato nel Settore agroforniture il lavoro di selezione della clientela e della gestione del credito, inteso non solo come attività amministrativa di sollecito o recupero, ma come selezione preventiva della clientela e partnership con banche e società finanziarie. Uno degli elementi innovativi è, infatti, l’incremento dell’offerta agli agricoltori di strumenti finanziari che consentano loro di gestire le valute di pagamento in funzione delle proprie esigenze e a Terremerse di rendere liquida una parte dei propri crediti».

I primi mesi del 2024

I primi mesi del 2024 hanno fatto registrare al momento un andamento regolare delle vendite dei mezzi tecnici e delle attività di semina, sebbene proprio in questi giorni, a un anno dal disastro del 2023, su una fascia importante dei nostri territori si siano abbattute forti grandinate e piogge che hanno compromesso colture estensive e danneggiato gravemente i frutteti.

In relazione al mercato dei cereali, le quotazioni, dopo un calo preoccupante nello scorso mese di marzo, in aprile hanno fatto registrare una risalita.

Nel settore carni, se da un lato il consumo non accenna a invertire il trend negativo, dall’altro le marginalità unitarie risultano migliorative rispetto all’anno precedente, nel quale i costi delle materie prime avevano toccato livelli record.

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