Non sempre il successo si misura coi numeri. Questo è vero nella vita, nel mondo dell’impresa e anche nel lavoro. Ma c’è una realtà che ha a che fare sia con l’impresa e con il lavoro i cui numeri sono talmente e tutti così significativi che non possono che essere il risultato di un percorso di successo. È il sistema degli Its (Istituti tecnologici superiori), in particolare in Emilia-Romagna.
Si tratta di corsi di durata biennale o triennale, per un totale di 1800/2000 ore, a cui si accede con qualunque diploma di scuola superiore (o di formazione professionale più anno integrativo). I corsi nascono per rispondere alla richiesta di formazione e di occupazione che arriva dal territorio in cui si svolgono, quindi gli Its hanno il pregio di avvicinare domanda e offerta di lavoro. Un ruolo importante svolgono gli stage in azienda e la presenza “in classe” di docenti provenienti dalle imprese, finalmente protagoniste dell’eco-sistema formativo. Un approccio, dunque, che si basa su pragmatismo e attualità ed è molto apprezzato dalle aziende.
In Emilia-Romagna i corsi Its sono raggruppati in sette aree (Turismo e benessere, Logistica mobilità e green. Meccatronica meccanica automotive, Agroalimentare tecnologico, Software e informatica marketing, Biomedicale, Edilizia e energie rinnovabili) e sono gestiti da altrettante fondazioni miste pubblico-privato. I corsi attivi sono 56, presenti in 14 città.
Une delle sette fondazioni presenti in regione, la Fitstic Its Academy (14 corsi nei settori delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione nelle sedi di Bologna, Castel San Pietro Terme, Cesena, Forlì, Ferrara, Modena, Imola e Carpi) nei giorni scorsi ha raggiunto una serie di importanti traguardi. In parte rappresentati coi numeri, in parte no, ma tutti ugualmente significativi.
L’ingresso nella rete delle tecnologie di Cisco
Il primo traguardo è l’ingresso ufficiale nel Networking Academy di Cisco, il programma di formazione sulle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Ict) che oggi conta 7,8 milioni di studenti in 180 paesi nel mondo. Si tratta di un programma di apprendimento globale dedicato a Ict, networking, internet delle cose (IoT), cybersecurity e alle competenze di base. I corsi di Fitstic spaziano dal marketing digitale allo sviluppo sistemi e networking, dalla realtà aumentata e virtuale alla gamification, dal fashion 4.0 a cybersecurity e big data. Quindi c’è continuità di ambiti e di intenti formativi tra il colosso statunitense delle reti e la rete regionale degli istituti tecnologici superiori.
Nella formazione
Il secondo riconoscimento arriva dall’Istituto nazionale di documentazione, innovazione e ricerca educativa (Indire), punto di riferimento per la ricerca educativa in Italia. Per il biennio 2020-2022 il rapporto sulle performance degli Its dell’istituto di documentazione, che valuta in particolare il successo in termini di formazione e di occupazione, ha premiato tutti i cinque corsi organizzati in quel periodo da Fitstic.
I dati del monitoraggio 2024 non lasciano poi dubbi sul successo del modello formativo degli istituti tecnologici superiori: l’87% degli studenti delle Its Academy trova lavoro a un anno dal diploma. Percentuale che sale oltre il 90 % per il settore delle tecnologie innovative. Inoltre, il 93,8% di questi trova un lavoro coerente con le competenze acquisite durante il percorso di studio.
Numeri perfettamente in linea con quelli dei corsi di Fitstic: negli ultimi tre anni, la fondazione presieduta da Gaudenzio Garavini ha fatto registrare un percorso di costante crescita, che ha portato a triplicare il numero di corsi organizzati su gran parte del territorio regionale. Dai 4 attivi nel 2020-21, sono arrivati a 14 tre anni dopo e saranno 18 quelli candidati per il prossimo biennio, tre dei quali in ambito fashion, che rappresenta l’ultima evoluzione del piano formativo.
Tra le imprese
Poi c’è il riconoscimento fattivo da parte delle imprese, che sempre più numerose partecipano alle attività della fondazione. Negli ultimi anni quelle associate sono cresciute decisamente, tanto che Fitstic ha raggiunto di recente quota 100 soci. Tra i soci: multinazionali, piccole e medie imprese, oltre a studi professionali, scuole, istituzioni.
La dichiarazione del presidente Gaudenzio Garavini
In tre anni «siamo passati da una trentina di soci a un centinaio. Sono proprio le nostre aziende socie le prime a cui ci rivolgiamo per reclutare gli esperti da impiegare come docenti e per ospitare i ragazzi in stage. La formazione professionale deve essere consapevole che è entrata in un ecosistema territoriale di cui le imprese fanno parte a pieno titolo. Un sodalizio che porta con sé i concetti di sviluppo tecnologico, valorizzazione, cura dei giovani e benessere sociale della comunità, sulla scorta dell’esempio di Adriano Olivetti, alla cui concezione socio-economica la fondazione si ispira».
Acceleratore spinto su orientamento e internazionalizzazione
Insomma, il mondo degli istituti tecnologici superiori e Fitstic vivono un periodo di grande espansione. Ma il loro modello formativo, nuovo e rivoluzionario per il panorama italiano, ha ancora un grande bisogno di essere raccontato per scalfire la diffidenza e imporsi come una strada naturale dopo la scuola secondaria. Le parole chiave, nei prossimi anni, saranno due: da un lato “orientamento”, per spiegare a ragazzi e famiglie il valore della proposta Its; e dall’altro “internazionalizzazione”, con la possibilità per gli studenti di Fitstic di vivere importanti esperienze di stage aziendale all’estero, grazie a programmi come Erasmus+ e simili.
