L’innovazione passa da We make future

Con più di 90 paesi coinvolti in fiera, ma anche più di 600 tra sponsor ed espositori e oltre 3.000 tra startup e open innovation stakeholder, il We make future (WMF) è uno dei più importanti eventi dedicati all’innovazione, unica fiera internazionale certificata in Italia, che annualmente riunisce i principali attori economici, sociali e politici coinvolti nei processi e nei mercati innovativi globali.

Dal 13 al 15 giugno a Bologna Fiere

Ideata da Search On Media Group, la tre giorni bolognese è l’appuntamento di riferimento per i temi della tecnologia e del digitale, capace di attirare negli anni un numero crescente di partecipanti anche dall’estero: professionisti e freelance del mondo del marketing, ricercatori, startup, investitori, giornalisti, creator digitali, scrittori e associazioni no profit oltre che a tutti i lavoratori coinvolti nel mondo dell’innovazione tecnologica.

Perché è importante il WMF?

Protagonisti sono i principali portatori di interesse, come aziende, startup, istituzioni, investitori, fondi di investimento e professionisti messi in connessione con il meglio dell’innovazione mondiale grazie ad eventi dedicati al business e al networking, incontri B2B, speakeasy e momenti utili alla costruzione di nuove sinergie nazionali e internazionali.
L’organizzazione e la struttura dell’evento creano innumerevoli possibilità di relazionarsi tra aziende, imprese e istituzioni. Tanti sono i paesi presenti con i propri padiglioni internazionali. L’obiettivo di WMF è quello di creare delle relazioni, agevolare l’ampliamento del proprio network, entrando in contatto con altre realtà imprenditoriali e con i più importanti brand.

Dall’Italia e dal mondo

Sono presenti rappresentanti di diverse regioni italiane come Puglia, Calabria, Basilicata, ma anche di paesi come Germania, Repubblica Dominicana, Ucraina, Francia, Albania, Bulgaria, Spagna e Svizzera che hanno scelto il WMF per presentarsi al panorama internazionale e affacciarsi a nuovi mercati e collaborazioni.
Significativa la presenza del padiglione “Data Valley” dove sarà possibile esplorare l’ecosistema innovativo della Regione Emilia-Romagna e di startup che, tra stage e distretto espositivo, giungeranno anche da Usa, Uk, Irlanda, Singapore, Polonia, Repubblica Ceca, Tailandia, Albania, Lettonia, Grecia e molti altri paesi.

Gli eventi e i relatori

Tra le iniziative di We make future c’è anche l’organizzazione di talk con interventi di esperti del settore AI & Digital-Tech (Emma Redmond associata presso OpenAI), ricercatori (Nestor Maslej gestore del report AI Index), creator, rappresentanti istituzionali (Stefano Bonaccini presidente Regione Emilia-Romagna, Nicola Grattieri (procuratore della Repubblica), attivisti, giornalisti (Enrico Mentana, Milena Gabanelli, Pif), stakeholder dell’ambito Open Innovation (Francesco Ubertini di Cineca) e molti altri pronti a condividere conoscenze, case studies, strategie ed esperienze oltre che momenti formativi.

La musica

Rinnovato l’appuntamento anche con il Festival Musicale del WMF, che riunisce a Bologna artisti di successo, dj, band emergenti, solisti e gruppi ma anche buskers e creativi di diversi ambiti per animare il quartiere fieristico di Bologna Fiere. Tra gli ospiti: Manuel Agnelli, Gaia, Colapesce e Dimartino, Sarafine e tanti altri.

di Davide Sarti

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