Lasciatici alle spalle il Covid e tornati a muoverci, a spostarci, a stare insieme, anche i trasporti collettivi sono tornati a “viaggiare”.
Una dato del riconquistato stato di salute delle mobilità, in tutti i sensi, è il bilancio del Gruppo Saca, la cooperativa bolognese aderente a Confcooperative che opera nel trasporto persone (autonoleggio con conducente di auto, pullman e furgoni, e trasporto pubblico locale). Il bilancio di esercizio 2023, approvato di recente dall’assemblea dei soci, ha registrato un fatturato che supera i 62 milioni di euro, tre in più dei 59 milioni del 2022 e in crescita del 20% rispetto al 2019, ossia l’anno precedente alla diffusione del Covid.
Un traguardo, spiegano dalla cooperativa, raggiunto anche grazie ad alcuni investimenti mirati che hanno dato i loro frutti: nel corso degli ultimi anni Saca ha infatti consolidato l’attività logistica di prossimità attraverso infrastrutture che hanno reso gestibile ogni tipo di merce, aumentando quindi la gamma di servizi offerti.
A fianco dei numeri, citiamo solo due delle scelte “qualitative” fatte dalla cooperativa bolognese, una di sostenibilità ambientale e l’altra di sostenibilità sociale.
La prima è una novità di questi ultimi giorni ed è l’installazione di distributori di carburante Hvo (carburante ottenuto tramite idrotrattamento di olii vegetali o grassi animali) per permettere ai veicoli Saca di abbattere le emissioni di anidride carbonica. Utilizzando l’idrogeno come catalizzatore, si ottiene infatti un biocarburante che riduce fino al 90% le emissioni di CO2 e di inquinanti rispetto al tradizionale gasolio.
La seconda azione sostenibile invece prosegue dal 2017 e vede la cooperativa partecipare al progetto “Insieme per il Lavoro” promosso da Comune, Città Metropolitana e Arcidiocesi di Bologna insieme alla Regione. Si tratta del sostegno dato ad un corso rivolto in primis a disoccupati o persone in cerca di lavoro, per il conseguimento della patente e del certificato di qualificazione per la guida dei mezzi pesanti nel trasporto persone. Un progetto che aiuta chi risiede nell’area metropolitana bolognese a trovare un nuovo modo di rientrare nel mondo del lavoro.