Hanno inventato La Centrale, Zero Pare e anche il Drive-in. Si chiamano App&Down ma quello che creano è sempre up

di Milena Monti

App&Down suona quasi come su e giù, ma come per magia quello che fa questa associazione culturale va decisamente a gonfie vele.

Quella dal 27 giugno al 14 luglio al parco della centrale Hera di via Montericco è la decima edizione de La Centrale – Imola Summer Fest (QUI SOTTO IL PROGRAMMA). Ma a ben guardare, il curriculum di eventi proposti dal gruppo di ragazzi imolesi è ricco e ormai, va detto, caratterizza il calendario della città.

Chi, cosa, dove, quando, perché

Rispondere alle domande della “regola delle 5 W” dello stile giornalistico anglosassone (who, what, where, when, why) non è sufficiente per spiegare il successo della formula di App&Down.

A freddo basterebbe dire che sono ragazzi imolesi (all’anagrafe quaranta-cinquantenni) che organizzano eventi a Imola tra l’estate e il periodo natalizio per divertirsi e far divertire la città. Ma tra le righe c’è di più.

Squadra e passione sono secondo Giuseppe “Beppe” Bianco, che risponde a nome dell’associazione, le parole chiave che raccontano il funzionamento della macchina App&Down.

Prequel, ovvero come tutto nasce

Tra la fine degli anni Novanta e i primi dieci anni del Duemila App&Down è il punto di ritrovo di un gruppo di amici nonché professionisti della musica con il gruppo NSW. Insieme suonano a feste e festival per tutto lo stivale e oltre, perfino al seguito di un tour di Ivan Cattaneo.

«Abbiamo fatto esperienza sul campo vedendo e vivendo di tutto, come musicisti – raccontano -. Una sera, facendo strada per l’ennesimo concerto, ci è venuta l’idea di organizzare la nostra festa della birra». Nel 2009 va in scena al Chiosco Dolce Vita del parco Tozzoni l’ultimo concerto degli NSW per il decennale della band e nel 2014 ha luogo a Imola la prima edizione de La Centrale della Birra, «organizzata in poco più di due mesi da incoscienti – ammettono col sorriso – ovvero ignari di molti aspetti organizzativi soprattutto a livello burocratico. Oggi sappiamo che gli eventi sono macchine complesse che necessitano di tante competenze che abbiamo imparato sul campo».

La Centrale – Imola Summer Fest

L’evento – che vedremo non essere il primo nato dalle menti di App&Down – registra un buon successo di pubblico e dà la spinta agli organizzatori per definire la squadra per la successiva edizione. «Ci siamo divisi i ruoli naturalmente, secondo i diversi talenti e le rispettive passioni; così facendo, abbiamo presto trovato la maniera per correggere il tiro e gli errori fatti causa inesperienza, seguendo la filosofia che “quello che non sappiamo fare possiamo imparare a farlo”, e facendo affidamento sul nostro essere un gruppo affiatato, variegato, curioso. Le professionalità necessarie le abbiamo trovate e fatte crescere fra di noi e fra i nostri amici, coinvolgendo a cascata, nelle ultime edizioni del festival, oltre cento persone fra associazione e volontari; si tratta spesso di giovani e giovanissimi che ci chiedono di potersi unire per far parte di qualcosa di bello, divertente e di successo, in un circolo virtuoso e di grande passaparola».

Presto anche il nome viene corretto: la birra, fulcro iniziale dell’evento, lascia il posto a un vero e proprio festival che di anno in anno si fa «sempre più bello esteticamente», coinvolge gruppi musicali per tutti i gusti e sempre più importanti, e si presenta come un luogo adatto a tutte le fasce di età, famiglie e non. «Se fai un evento gratuito a cui inviti la città devi per forza pensare a tutti – dicono -. È questo La Centrale, un luogo per tutti che in pochi anni ha raccolto l’eredità di quella che per la città è stata la Festa de l’Unità, intesa come un lungo periodo di festa dell’estate imolese. Per noi questo è un orgoglio ma anche una responsabilità».

Una nota: l’unica cosa che non ha funzionato di questa eredità è stata la location sul lungofiume nell’unico anno in cui La Centrale si è allontanata dal luogo che le ha dato i natali e il nome (ovvero la centrale Hera di via Montericco).

Da un lavoro di due mesi con l’appoggio di tre sponsor, oggi App&Down lavora sei mesi per La Centrale coinvolgendo quest’anno oltre settanta sponsor «che sono importantissimi perché gli eventi sono macchine costose. Come facciamo a coinvolgerne tanti? Le aziende sono in primis fatte di persone che vivono la città e la sostengono; se quel che fai piace e coinvolge, le aziende non si tirano indietro».

Natale Zero Pare, ovvero il vero primo evento

Anche se tecnicamente Natale Zero Pare, l’evento invernale di App&Down, segna la prima edizione al Mercato ortofrutticolo successivamente alla prima Centrale (ovvero nel dicembre dello stesso anno), il prossimo dicembre l’evento compirà il proprio ventennale. Natale Zero Pare ha infatti una lunga storia che precede gli eventi pubblici dell’associazione ed è legata alla voglia di condividere la musica degli NSW con gli amici e gli amici di amici, inizialmente solo nel pomeriggio del giorno di Natale «perché dopo il pranzo coi parenti nessuno sa mai cosa fare, è così che ci siamo inventati una sorta di karaoke live dove suonare e cantare insieme». E qui va detto che anche la sottoscritta ha cantato a qualche edizione delle prime, sicuramente esistono nei meandri del web stonati video a dimostrazione.

Comunque.. l’appuntamento cresce col passaparola. Per il decennale del 2014 e grazie all’esperienza de La Centrale, gli organizzatori cercano con la collaborazione del Comune di Imola una location più grande dove offrire alla città un vero villaggio di Natale con musica ma anche spettacoli per bambini e mercatino: il Mercato Ortofrutticolo, insolita ma azzeccata location che ha contribuito a consacrare l’evento come un altro successo a marchio App&Down.

Drive-in Imola, ovvero la risposta al Covid

Si tratta dell’ultima idea in ordine cronologico nata dalle menti dell’associazione, tecnicamente in risposta all’estate in cui il Covid-19 ha fatto saltare La Centrale. «Ma si tratta di un’idea che abbiamo avuto otto anni fa in una delle tante infiammate di polemiche contro l’autodromo – spiegano -. Ci siamo detti che sarebbe stato bello portare le macchine in autodromo e spegnerle mentre continuava lo spettacolo, nel dettaglio lo spettacolo del cinema. Per qualche anno abbiamo studiato e visitato altre esperienze di drive-in in Italia e con l’occasione del Covid, diciamo, abbiamo preso la palla al balzo per portare a Imola la stessa emozione che abbiamo provato noi altrove».

Per la sua particolarità e la grande spendibilità social, il Drive-in Imola entra subito di ruolo nel calendario degli eventi dell’associazione; fra tutti è quello che dura più a lungo (è di 60 giorni la programmazione 2024 al via ad agosto) e che vanta il pubblico maggiore (oltre 25 mila i follower sui social), più giovane (18-25enni) e che viene da più lontano (tutta la regione e anche fuori). «Ora siamo noi di ispirazione per altri e ci chiamano da tutta Italia per imparare a fare un drive-in sul Garda, in Sicilia, nel Friuli, a Taranto».

Spin-off, ovvero la solidarietà che aiuta (tutti)

Si potrebbe dire che la solidarietà è un altro degli ingredienti del successo degli eventi di App&Down perché si sa, aiutare aiuta. Da sempre, infatti, l’associazione presta attenzione al territorio anche selezionando realtà di volta in volta diverse – spesso legate a salute dei bambini e benessere degli amici animali – cui destinare una parte dei proventi degli eventi «per rimettere in circolo qualcosa che la città ci dà». Per il decennale de La Centrale a beneficiarne sarà il reparto di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza dell’ospedale di Imola, che necessita di attrezzature e software per il lavoro con bambini e adolescenti in difficoltà.

Sequel, ovvero cosa aspettarsi per il futuro

«Certo che abbiamo altre idee che frullano per la testa! – rispondono ridendo e guardandosi vicendevolmente a una domanda ovvia ma doverosa -. Ne abbiamo due grossi in mente, non diciamo nulla se non che non sono necessariamente legati alla musica, ma ci prendiamo il tempo necessario per la gestazione, come per gli altri». Se dopo dieci anni di Natale Zero Pare è nata La Centrale… allora forse è tempo di aspettarsene delle belle.

Un sogno nel cassetto di App&Down è anche quello di portare Natale Zero Pare alla Rocca Sforzesca, luogo più grande e di grande fascino simbolico per Imola dove proporre un vero e proprio mercatino di Natale che coinvolga tutto il centro storico con diversi punti per musica e spettacoli e una pista di pattinaggio nel fossato della Rocca stessa. Riusciranno i nostri eroi?!

Da sx: Alessandro Bianco, Gianluca “Foz” Raffuzzi e Giuseppe “Beppe” Bianco. (Le foto, dai social di App&Down, sono di Stefano “Steve” Raffini).

© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *