Michele Raule, ingegnere 50enne di San Lazzaro, ha perso la vita sul Monte Bianco al termine di una scalata organizzata per raccogliere fondi a favore dell’Ageop, associazione di genitori che sostiene i bambini malati di tumore.
Padre di tre figlie, Raule era partito in bici da Genova, sul livello del mare e al momento della caduta stava per raggiungere il rifugio Gonella. Scivolato su un nevaio, è precipitato sotto gli occhi del fratello e di due compagni di spedizione che non hanno potuto fare nulla per salvarlo.
Il recupero del corpo è stato reso complicato dal fatto che Raule cadendo è precipitato in un crepaccio.
La moglie è partita per la Valle d’Aosta, mentre si attende venga fissata la data dei funerali.
Raule era un esperto alpinista. Nel 2022 aveva inaugurato il progetto “Quattro vette per cinque Stati”, che si sarebbe concluso nel 2025 e prevedeva la conquista delle vette più alte di Italia, Slovenia, Austria, Francia e Svizzera. Quest’anno aveva scelto di dedicare l’impresa del 2024 ai bambini malati di tumore, andando da Genova al Monte Bianco in 30 ore, percorrendo 300 chilometri in bici e 15 a piedi, per un totale di 7.000 metri di dislivello positivo.