Un sistema di telecontrollo, attraverso varchi elettronici, controllerà l’ingresso dei veicoli nelle zone a traffico limitato (Ztl) del centro storico di Faenza.
Come ha fatto sapere l’amministrazione comunale, l’attivazione è prevista per l’inizio del 2025 e sarà preceduta, nell’autunno di quest’anno, da una fase di monitoraggio del traffico.
Nello stesso periodo sarà effettuato un percorso di confronto con i cittadini e le associazioni di categoria del commercio e dell’artigianato del territorio. Questa fase servirà a raccogliere dati utili per migliorare il funzionamento del sistema.
Sulla scorta di quei dati e dopo i confronti si capirà se ci siano degli aggiustamenti da fare sul fronte dei permessi e delle deroghe. I varchi saranno attivi e quindi potranno eventualmente servire per fare multe solo dall’inizio del 2025.
Ma cosa cambia?
Nulla cambierà sul fronte delle regole per il rilascio dei permessi. Rimarranno infatti validi quelli già in possesso dagli aventi diritto (residenti, attività economiche, disabili etc.) senza la richiesta esborsi aggiuntivi. Come detto, in questa fase, cioè fino al principio del 2025, il telecontrollo ai varchi non verrà impiegato per fare le multe.
L’impegno dell’amministrazione comunale
Il telecontrollo per la gestione delle Ztl è prassi ormai consolidata in molte città italiane, specialmente in quelle con centri storici complessi come Faenza.
L’amministrazione comunale si è impegnata a «garantire una comunicazione costante e quanto più trasparente in tutte le fasi del progetto, per il maggior coinvolgimento possibile dei cittadini e degli attori interessati rispondendo ai quesiti e necessità che dovessero emergere nel periodo di sperimentazione».
L’implementazione del sistema di telecontrollo per le Ztl, prosegue l’amministrazione, «rappresenta un passo avanti importante verso una Faenza più vivibile, sostenibile e sicura». L’amministrazione comunale «confida nella collaborazione dei cittadini per il buon andamento del progetto, che contribuirà a migliorare la qualità della vita di tutti».
La novità è inserita all’interno del progetto “Impianti controllo circolazione”, finanziato dal Ministero dell’ambiente attraverso la Regione Emilia Romagna.