Cosa è successo nel maggio del 2023 è noto a tutti. Si poteva fare qualcosa per prevenire e limitare i danni dell’alluvione e della rottura degli argini dei fiumi? Forse.
Sulla scorta di quella brutta esperienza i territori che sono finiti sott’acqua stanno adottando nuovi sistemi di controllo e di prevenzione.
Il Nuovo Circondario imolese ha avviato e in buona parte già realizzato un progetto per tenere monitorato il livello dei fiumi Santerno e Sillaro.
Il progetto si chiama River Ranger e prevede che vengano installati cinque sistemi di rilevazioni sui ponti che sovrastano i due fiumi che attraversano Imola e Castel San Pietro Terme.
Le cinque postazioni sono state installate tre lungo il Santerno al ponte della Tosa e nel ponte di via Pisacane, a Imola, e sul ponte di Gesso a Fontanelice (“da Brega”); due invece controllano il Sillaro e sono in corso di installazione in via Fiagnano a Casalfiumanese e in via di Dozza a Castel Guelfo.
Come funzionano i rilevatori?
I sistemi di controllo sono composti da due telecamere ad altissima prestazione, una guarda il fiume e l’altra la strada, da un sistema di accumulo di energia a pannelli fotovoltaici con sensori di nuova generazione per la rilevazione idrica che hanno un’accuratezza di 2 mm. Precisissimi e sostenibili.
In caso di innalzamento anomalo dei livelli dei corsi d’acqua, i sensori lo rilevano e scatta l’allarme che avvisa sia i dispositivi mobili degli addetti di protezione civile, sia al sistema centrale del comando di polizia locale.
Insieme alla verifica del livello dell’acqua nel fiume, il sistema monitora in tempo reale, proprio attraverso la videosorveglianza da remoto, anche la presenza di eventuali detriti o depositi sul manto stradale.
Il progetto River Ranger costa 59 mila euro ed è in buona parta finanziato finanziato dalla Regione Emilia-Romagna.
La dichiarazione del sindaco di Imola e presidente del Nuovo Circondario molese, Marco Panieri:
«Il tema della sicurezza e della prevenzione, anche alla luce delle drammatiche alluvioni del maggio 2023, è per noi fondamentale. Per questo, attraverso il contributo della Regione, che ringrazio, abbiamo deciso di investire sul potenziamento dei controlli e del monitoraggio dei due principali fiumi del nostro territorio, il Santerno e il Sillaro, non solo con semplici sensori, ma con telecamere in grado di monitorare in diretta il livello dei fiumi. Si tratta di un’attività cruciale in caso di allerta, che consentirà alla Polizia locale e al sistema di Protezione civile dei Comuni non solo di intervenire tempestivamente, come già accade oggi, ma in specifico di farlo con una migliore e più dettagliata conoscenza della situazione in corso, che è fondamentale per effettuare interventi sempre più mirati ed efficaci».
La dichiarazione del comandante della Polizia locale Daniele Brighi:
«Grazie all’impegno dei Comuni del Nuovo Circondario imolese e all’importante sostegno della Regione Emilia-Romagna, entro fine agosto saranno operative le apparecchiature collocate nelle cinque postazioni identificate. Si tratta di un potenziamento importante che ci consentirà di controllare i livelli dei fiumi e l’andamento dei livelli dell’acqua in caso di innalzamento. Si tratta di un primo investimento importante reso possibile anche grazie agli sviluppi digitali e tecnologici in atto».