Arrestato in flagranza l’uomo accusato di essere il piromane di Lugo

I carabinieri di Lugo hanno arrestato il presunto piromane che dall’inizio di giugno teneva in apprensione la città, in particolare la zona di Lugo est, dove sono stati appiccati cinque incendi che hanno danneggiato una quindicina di auto.

L’arresto è avvenuto in flagranza di reato nella notte tra giovedì 1 e venerdì 2 agosto.

L’attenzione delle forze dell’ordine era massima da circa due mesi. Nella notte i carabinieri stavano pattugliando via Risorgimento, a breve distanza dai precedenti incendi che si erano tutti concentrati in poche centinaia di metri, quando hanno visto una persona sospetta che si spostava a bordo di un monopattino. Poco dopo da un’auto a cui l’uomo si era avvicinato hanno iniziato a divampare le fiamme. A quel punto è scattato l’arresto portato a termine dopo un breve inseguimento fino alla sua abitazione.

L’uomo arrestato ha una trentina d’anni, è di origini magrebine e risiede a Lugo, dove lavora come operaio. A quanto pare non ha precedenti specifici, cioè legati al danneggiamento a seguito di incendio di cui ora è accusato.

Come dicevamo, era da mesi che, coordinato con la prefettura di Ravenna, l’impegno delle forze messe in campo era massimo, sia con l’impiego di pattuglie dedicate, in divisa e in borghese, sia nell’utilizzo di droni e videocamere.

Per appiccare l’incendio che lo ha fatto venire allo scoperto si è servito di alcol. Ora si tratta di capire se tutti gli incendi sono da attribuire a lui. A quanto pare dalle prime dichiarazioni rese agli inquirenti, a spingerlo non sono stati motivi politici o religiosi, e nemmeno un risentimento personale nei confronti dei proprietari delle auto incendiate.

A casa dell’arrestato sono stati requisiti abiti e oggetti che potrebbero servire per le indagini.

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