Conclusa l’esperienza decennale del consiglio diretto dalla presidente Simonetta Mingazzini, la Fondazione Dozza Città d’Arte ha un nuovo direttivo composto da Lisa Emiliani, Eleonora Gardenghi, Lucia Vanghi, Riccardo Francone, Ivan Cavini e Matteo Bacci. E una nuova presidente, eletta dal consiglio: Lisa Emiliani.
Per scegliere i componenti del consiglio direttivo, il Comune di Dozza, che è proprietario della fortezza e socio fondatore della fondazione nata nel 2003, ha emesso un bando pubblico per il quale sono arrivate nove candidature.
La nuova presidente
La nuova presidente ha 44 anni, è laureata in Conservazione dei beni culturali e da vent’anni opera sul territorio in ambito culturale per varie realtà museali e non. È formatrice, atelierista, maestra d’arte alla Scuola d’arte e mestieri di Massa Lombarda, organizza e gestisce eventi culturali per molti enti pubblici tra le province di Ravenna e Bologna. Esperta di didattica museale, da anni conduce ricerche e studi su rocche e castelli in particolare legati alla figura di Caterina Sforza. Collabora con la Fondazione Dozza Città d’Arte e con il Comune di Dozza dalla prima edizione di Fantastika, biennale d’illustrazione fantasy.
Gli altri componenti del consiglio
Eleonora Gardenghi, dozzese doc con un posto tra le fila del Gruppo bandistico folcloristico del paese, è laureata in Conservazione dei beni culturali indirizzo storico artistico con tesi in museografia e museotecnica. Per lei anche la pluriennale esperienza nella cura, allestimento, gestione e servizio di accoglienza di mostre, conferenze ed eventi all’interno di spazi museali e sale espositive.
Lucia Vanghi, restauratrice e docente di restauro presso l’Accademia di belle Arti di Bologna, ha organizzato cantieri scuola dedicati ai murales del posto sui quali ha incentrato anche convegni e pubblicazioni. È stata impegnata in attività di conservazione dell’arte pubblica, nell’organizzazione di Giornate studio sull’arte contemporanea e nella guida dell’associazione Amici della Certosa di Bologna.
Riccardo Francone, prima assessore poi sindaco per due mandati a Bagnara di Romagna, è docente di materie letterarie e di latino in un liceo. Il legame con Dozza è maturato durante la sua esperienza amministrativa con l’avvio di sinergie in ambito turistico-culturale, la condivisione di aspetti storico-architettonici ed il comune ingresso tra I Borghi più belli d’Italia. Francone è stato sindaco referente per le politiche culturali dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna.
Ivan Cavini è un artista noto al grande pubblico soprattutto per le sue illustrazioni e i suoi progetti artistico-culturali a tema fantastico. Ideatore e coordinatore della Biennale d’illustrazione FantastikA, ha lavorato nel borgo per dare vita al Centro studi Tolkieniani ed al Cammino dell’Anello. È direttore creativo del Greisinger Museum svizzero, docente alla Nemo Academy of Digital Arts di Firenze. Portano la sua firma l’esecuzione pittorica sulla colonna di Tornquist, il murales con lo stemma comunale nella sala del consiglio del municipio ed il manifesto del Muro Dipinto del 1997.
Matteo Bacci, laureato in conservazione dei beni culturali nel 2004, è specializzato in storia dell’arte medievale e moderna. Organizza eventi culturali, tra cui mostre, conferenze, visite guidate e rievocazioni storiche in tutta l’area regionale, ed è autore di diverse pubblicazioni. Tra le ultime attività svolte a Dozza figura la collaborazione per la realizzazione della mostra e del catalogo “Eleganti per sempre”.
La dichiarazione del sindaco di Dozza, Luca Albertazzi:
«L’ultimo decennio della Fondazione ha saputo, rispetto al passato, imprimere una nuova energia e una nuova prospettiva in ambito di gestione della Fondazione Dozza Città d’Arte e nello sviluppo delle politiche turistiche-culturali da parte della nostra amministrazione. Il tutto incastonato in un periodo storico tutt’altro che agevole. Abbiamo introdotto un nuovo metodo nell’operatività di un’azienda pubblica di proprietà comunale e portato nuova linfa, anche in termini di assunzione di personale, spalancando le porte della Fondazione a tutti coloro che avevano idee e progetti valenti senza alcun filtro di matrice politica o altro.. Tutti gli indicatori di analisi rimarcano lo straordinario lavoro svolto dal direttivo uscente, guidato dalla presidente Simonetta Mingazzini. Esprimiamo gratitudine e riconoscenza a lei, a Francesca Grandi, a Fabrizio Grisoni e a Giuseppe Fausto Modugno. Il percorso realizzato resterà per sempre impresso nella storia di Dozza. Ora si apre un nuovo capitolo che, partendo dai risultati ottenuti, ambisce a nuovi, importanti obiettivi. Riponiamo la nostra massima fiducia nelle competenze dei membri individuati e nominati al termine di un bando che ha riscosso ben nove adesioni, numero mai raggiunto in precedenza.. Le figure selezionate vantano competenze ed esperienze importanti e, cosa non secondaria, conoscono bene la realtà di Dozza per una serie di relazioni pregresse fruttifere e continuative. Da un lato c’è la necessaria continuità ma dall’altro dovrà esserci l’ambizione di elevare ulteriormente l’asticella attraverso un lavoro di squadra che comprenderà pure il coinvolgimento dell’amministrazione comunale, del tessuto sociale, turistico e culturale del territorio. Puntare a nuovi traguardi, di respiro nazionale e internazionale, che Dozza ha nelle sue corde».