Prima di sfalciare l’erba bisognerebbe raccogliere i rifiuti. Invece non si fa, almeno non lungo le strade appena fuori dal centro storico. E questi sono i risultati!
Nella foto, un tratto di via Correcchio a Pontesanto, località dove tra l’altro in questi giorni è in corso la festa parrocchiale. Ma la situazione è analoga sulle sponde dell’asse attrezzato e più in generale lungo le strade che portano alle campagne a ridosso del centro urbano di Imola.
Se prima non vengono raccolti, i rifiuti che troppa gente continua a gettare indiscriminatamente dal finestrino vengono triturati, fatti in tanti pezzi e restano a riempire i fossi e a coprire il bordo delle strade. Bottiglie di plastica, sacchetti e cartacce che una volta ridotti ai minimi termini sono impossibili da rimuovere anche per i gruppi di benemeriti volontari che con le pinze passano per raccoglierli.
Oltre a dare una pessima immagine, un segno di sporcizia e di degrado, restano tra l’erba e sotto forma di microplastiche ne vengono inglobati e finiscono nel terreno e nelle falde acquifere che ci abbeverano e ci nutrono.
Forse quindi sarebbe il caso di includere negli appalti di sfalcio tra il Comune e le imprese che se ne occupano anche l’obbligo della raccolta prima di effettuare il servizio. Costerebbe un po’ di più, ma forse ne varrebbe le pena. Anzi, senza “forse”.
sono molto d’accordo,essendo io una volontaria che raccoglie i rifiuti.
ottima idea.
facciamolo presente.
Liliana corrente
Nel 2015 ho scritto alla Città Metropolitana, ad altri enti e ad Area Blu chiedendo che cessassero di trinciare i rifiuti assieme allo sfalcio dell’erba dei cigli e ripe stradali, per il danno ambientale di “abbandono incontrollato di rifiuti” e microrifiuti che causavano, inquinando irreversibilmente terreni, fossi e acque. In particolare chiesi di cessare la trinciatura nel frontestrada di un mio terreno agricolo e anche di aprire un tavolo di confronto per risolvere il problema. Hanno completamente smesso di pulire il mio frontestrada e continuato a trinciare tutto ovunque, senza alcun incontro: un’indisponibilitá e/o un disinteresse disarmanti.