Faenza/ Continuano i controlli sull’abbandono irregolare dei rifiuti. In una mattinata fatte 10 multe

Continuano i controlli chiesti dall’amministrazione comunale sui rifiuti abbandonati illegalmente in alcune zone della città, soprattutto nei pressi delle isole ecologiche di base in cui sono sistemati cassonetti e contenitori. 

L’attività svolta nella mattinata di lunedì 2 settembre dagli agenti della Polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina insieme ai tecnici del Servizio decoro, anche grazie anche alle segnalazioni arrivate dai cittadini, hanno permesso, dopo un’ispezione dei sacchi, di individuare privati e aziende che hanno gettato i rifiuti fuori dai cassonetti.

Nel dettaglio, una decina le irregolarità emerse in via Corgin, via Mameli, via Fornarina e piazza Lanzoni dove è stato possibile risalire agli autori, un’attività artigianale e privati tra i quali anche un residente che aveva gettato in maniera indifferenziata oggetti provenienti da una festa privata. A loro verranno recapitate sanzioni amministrative pari a 104 euro. Gli agenti hanno iniziato anche una serie di accertamenti incrociati con l’Ufficio Tari per verificare che gli autori degli abbandoni non siano inadempienti con la tassazione dei rifiuti. 

L’attività ispettiva per combattere l’abbandono indiscriminato e illegale di rifiuti continuerà anche nelle prossime settimane.

Le sanzioni

È bene ricordare che l’abbandono di rifiuti da parte di privati cittadini è un reato amministrativo che comporta un’ammenda da 300 a 3.000 euro se il materiale abbandonato non è pericoloso, sanzione che può essere raddoppiata in caso di rifiuti pericolosi. Se, invece, il trasgressore è un soggetto giuridico, ad esempio un’azienda o una ditta, la denuncia è penale punita con arresto da 3 mesi a un anno e con un’ammenda da 2.600 a 26.000 euro (abbandono di rifiuti non pericolosi), oppure con arresto da 6 mesi a 2 anni e ammenda da 2.600 a 26.000 (abbandono di rifiuti pericolosi). In ogni caso i trasgressori, siano essi soggetti privati o giuridici, sono obbligati al ripristino dello stato dei luoghi e a sostenere le spese per il recupero e per lo smaltimento dei rifiuti abbandonati.

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