Confagricoltura Bologna chiede il ritiro dell’emendamento al disegno di legge (Ddl) Sicurezza (lo trovi QUI) che rende illegali le infiorescenze della canapa industriale e i suoi derivati, che comporterebbe l’inserimento della canapa sativa nell’ambito di applicazione della legge 309 in materia di disciplina degli stupefacenti e delle sostanze psicotrope.
Su questa decisione del governo sono stati sollevati forti dubbi da parte di Confagricoltura, considerando che le sementi utilizzate sono certificate a livello europeo e scientificamente prive di qualsiasi effetto stupefacente. La stessa Food Standards Agency (FSA) ha inoltre classificato lo scorso luglio il cannabinoide presente in queste coltivazioni come sicuro e idoneo a essere incluso tra gli alimenti.
La testimonianza di Alessandro Zambonelli, imprenditore agricolo e titolare della Società Agricola Zambonelli a Castel Maggiore che, oltre alla canapa, si occupa anche di colture estensive di pianura:
«Quando nel 2016 abbiamo iniziato a sviluppare questa coltivazione, abbiamo di fatto creato un nuovo ramo aziendale: abbiamo ampliato la struttura, assunto personale che è poi diventato fisso e preso impegni finanziari con le banche, considerando l’alto investimento iniziale. Se da un giorno all’altro tutto questo diventasse illegale, per un imprenditore agricolo sarebbe molto difficile trovare le risorse economiche per andare avanti. La campagna è attualmente in corso e interromperla in questo modo comporterebbe la perdita dell’intero raccolto di quest’anno, su cui abbiamo investito moltissimo. Le strutture costruite risultano inconvertibili, i macchinari e le ristrutturazioni effettuate non sarebbero sostenibili con altre tipologie di colture. La preoccupazione, così come la frustrazione, è altissima in questo momento».