Prende sempre più il largo l’attività dell’associazione Raflì Aps, nata per ricordare Raffaele Gulmanelli, il giovane imolese mancato il 26 aprile scorso durante una sessione di pesca in apnea all’Isola del Giglio.
Il 10 e 11 settembre a Ravenna si è conclusa con successo l’iniziativa “Vela d’amare” organizzata da Raflì Aps all’insegna delle due passioni di Gulmanelli, vale a dire il mare e il lavoro sociale svolto per e con chi ha più bisogno.
Il primo giorno l’attività dell’associazione ha visto coinvolti gli utenti della comunità diurna Arcobaleno dell’Ausl di Imola, dove Raffaele Gulmanelli lavorava come assistente sociale, mentre il secondo giorno è stato dedicato ai ragazzi della comunità “Il giardino dei ciliegi”. Per tutti loro, l’iniziativa ha rappresentato un’opportunità preziosa per sperimentare attività nuove, fare squadra e condividere momenti di serenità e inclusione.
“Vela d’amare” è stata interamente finanziata grazie alle donazioni raccolte dall’associazione e si è svolta in collaborazione con la Lega Navale di Ravenna, che ha messo a disposizione barche e istruttori, regalando ai partecipanti due esperienze all’insegna della vela e della socialità.
Il 3 agosto scorso l’associazione Raflì Aps organizzò “Rugby for sailing” (ne abbiamo parlato QUI), un evento benefico in collaborazione con il Club Pegaso Vela di Rimini e l’Imola Rugby che, tra vela e allenamenti di rugby, ha visto coinvolti per una iniziativa analoga il giocatore della nazionale di rugby Giacomo Nicotera, oggi tallonatore dello Stade Français di Parigi, con i ragazzi della comunità minorile Il giardino dei ciliegi di Imola.
Isabella Signani, referente del progetto sportivo di Raflì Aps:
«Per coloro che hanno beneficiato dell’esperienza, partecipare a Vela d’amare è stato molto più di un semplice giro in barca: è stata un’occasione di socialità, di scoperta e di crescita personale, elementi fondamentali nel loro percorso di recupero e inclusione sociale. La partecipazione entusiasta dei ragazzi ci dimostra quanto siano fondamentali queste occasioni di socialità, che offrono un’alternativa positiva e stimolante al loro percorso di vita. Grazie alla generosità dei donatori, possiamo offrire non solo esperienze come la vela, ma anche borse di studio e corsi di nuoto, ampliando le opportunità per i giovani in situazioni di fragilità».
Loretta Strada, referente dei progetti di formazione di Raflì Aps e madre di Raffaele Gulmanelli:
«Vela d’amare è un modo per ricordare mio figlio Raffaele e per proseguire il suo impegno sociale, creando nuove opportunità per i giovani. Continueremo con determinazione questo percorso, con tanti altri progetti in programma come premi scolastici e corsi di nuoto gratuiti».
Raflì Aps invita tutti a seguire i propri canali social e il sito web per rimanere aggiornati sulle prossime iniziative e continuare a sostenere l’associazione nel promuovere il benessere e l’inclusione sociale attraverso lo sport.