Al centro fieristico inizia a prendere forma la nuova Casa della comunità di Faenza. Al termine della demolizione del padiglione A, prevista entro la fine di ottobre, inizierà la costruzione del nuovo edificio di mille mq di superficie, costruzione che dovrebbe concludersi entro la fine del 2025.
La collocazione all’interno del Centro fieristico di via Risorgimento è stata individuata perché vicina al centro urbano della città e perché al contempo garantisce la disponibilità di un numero adeguato di parcheggi. il padiglione in cui sorgerà la Casa della comunità è stato ceduto gratuitamente dal Comune di Faenza all’Ausl della Romagna nel febbraio del 2022. La realizzazione della nuova struttura è inserita nel Piano nazionale di ripresa e resilienza per un finanziamento di due milioni 184mila euro.
Gli elementi che caratterizzano le Case di comunità sono sostanzialmente due: la concentrazione di funzioni sanitarie e sociali in un luogo unico, così da risparmiare al cittadino il pellegrinaggio da una sede all’altra; e la presa in carico, vale a dire la garanzia di essere seguiti dal sistema dei servizi del territorio nel percorso diagnostico e di cura.
Nella nuova Casa di comunità saranno presenti: i medici di medicina generale, un ambulatorio infermieristico, un ambulatorio per seguire i pazienti cronici, uno psicologo, un ambulatorio prelievi, i servizi del Cup, e l’assistente sociale.
La Casa della comunità di Faenza nasce infatti, in coerenza con le indicazioni regionali, con l’ambizione rispondere in maniera nuova alla domanda di prevenzione, cura e assistenza dei cittadini. Il valore aggiunto deriva dalla molteplicità dei servizi offerti e delle professionalità presenti, dalla loro concentrazione e integrazione. Dovrà quindi garantire l’accesso unitario e integrato dell’assistenza sanitaria, sociosanitaria e socio assistenziale in un luogo prossimo, visibile e facilmente raggiungibile dalla popolazione.
Nella Casa della salute saranno presenti i medici di queste aree:
- Area cure primarie: con sanitari di medicina generale in equipe territoriali integrate in cui saranno valorizzate le competenze degli infermieri (in prospettiva con l’integrazione degli infermieri di comunità e famiglia). La riorganizzazione complessiva degli spazi consentirà la realizzazione di percorsi informativi ed assistenziali innovativi, con la sperimentazione di servizi avanzati di segreteria, percorsi integrati con i servizi infermieristici ed uno spazio adibito all’osservazione breve.
- Area diagnostica e specialistica ambulatoriale: la presenza nella struttura dei servizi di diagnostica di primo livello e quelli della specialistica ambulatoriale consentirà la sperimentazione di percorsi assistenziali orientati alla prevenzione ed alla presa in carico delle patologie croniche e alla definizione di percorsi assistenziali integrati tra le équipes di cure territoriali,
- Area prevenzione e promozione stili di vita e area della integrazione sociosanitaria diretta alla popolazione più fragile.