Il Comune di Imola parlerà con Rfi del quadruplicamento della linea ferroviaria Bologna Castel Bolognese solo se al Tavolo interistituzionale con Regione, Città metropolitana di Bologna e Comuni oltre alla società delle Ferrovie ci sarà anche il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.
Dopo la relazione rilasciata da Rete Ferroviaria Italiana (Rfi, appunto), in cui vengono bocciate sia la soluzione in galleria sia quella in affiancamento alla linea esistente, il clima si fa teso.
Dalla nota diffusa a firma del sindaco Marco Panieri, condivisa con gli assessori Michele Zanelli ed Elisa Spada, la questione sembra però essere più di metodo che di merito.
Come scrive Panieri, non sono le soluzioni di tracciato prospettate (o scartate) ad essere attaccate, quanto piuttosto «sono rimasto amareggiato dalle modalità unilaterali e per alcuni aspetti irrispettose con cui si è scelto di procedere», ignorando di condividere i vari passaggi con i territori che verranno attraversati dalla nuova linea ferroviaria.
Ma ecco cosa scrive Panieri di seguito (i grassetti per i passaggi chiave sono nostri):
«Abbiamo evidenziato più volte e in tutte le sedi come il metodo con cui si sarebbe proseguiti nel dialogo sarebbe stato fondamentale. Lo abbiamo ribadito come Comuni, come Città Metropolitana di Bologna e anche come Regione Emilia-Romagna. Tuttavia, nonostante la chiarezza da parte nostra, non si sta procedendo nel modo corretto nei confronti dei territori. Come già detto, sul sito del Dibattito pubblico sono stati pubblicati ulteriori tracciati sviluppati da parte di Rfi, ma su cui non vi è stato alcun dialogo con gli enti locali.
Le ipotesi che Rfi, anche se si avvicinano più di altre al risultato finale che qualcuno desidera, devono tenere presente le considerazioni fatte dai territori e delle implicazioni sul percorso. Infatti, individuare un corridoio di passaggio significa anche considerare e condividere tutte le soluzioni strutturali per percorrerlo, comprese il tunnel e ogni opera di mitigazione consentita.
La relazione di Rfi manifesta la volontà di proseguire in modo unilaterale e non condiviso. Il dialogo fra gli enti coinvolti e i territori sta tornando in una modalità sbagliata, improduttiva e che non aiuta nessuno delle parti coinvolte.
Voglio ribadire, come già fatto più volte, che l’opera è strategica, ma deve esserci un dialogo vero, reale, serio, con i territori, in sinergia con i Comuni, la Città Metropolitana di Bologna e la Regione Emilia-Romagna. In linea anche con gli assessori Michele Zanelli ed Elisa Spada che mi hanno affiancato nel seguire questo percorso, per quanto ci riguarda, a questo punto, questo potrà avvenire solo con il coinvolgimento al Tavolo interistituzionale anche del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti».