L’Agenzia regionale di Protezione civile ha emesso per sabato 19 ottobre un’allerta rossa per piene dei fiumi e arancio per frane che interessa tutta la provincia di Bologna e i comuni di pianura della provincia di Ravenna. Precipitazioni diffuse e persistenti causeranno nuovi innalzamenti dei livelli idrometrici. La raccomandazione, per tutti, è di mantenersi informati sui canali ufficiali e iscriversi al sistema Alert System.

Nella provincia di Ravenna, a titolo precauzionale e per limitare il più possibile gli spostamenti e non gravare sulla viabilità, restano chiuse tutte le scuole, i servizi educativi, pre e post scuola, centri diurni e occupazionali, biblioteche, cimiteri, impianti sportivi, centri di aggregazione giovanile e mercati.
Si consiglia di evitare il più possibile gli spostamenti non necessari. A chi ha scantinati, garage o cantine che spesso si allagano in caso di forti piogge il consiglio è di prendere i necessari accorgimenti. Si raccomanda inoltre di stare lontani dalle zone allagabili, non accedere agli argini dei fiumi, non accedere ai sottopassi se allagati, e in caso di allagamenti non accedere a locali interrati. Si consiglia inoltre nei limiti del possibile di spostare o mettere in sicurezza oggetti collocati in posti a rischio.
In caso di emergenze è sempre attivo il numero verde 800 072 525 della centrale operativa della Polizia locale della Bassa Romagna.

Nel territorio di Bagnacavallo, tra i comuni più colpiti dall’alluvione del 19 settembre, nelle aree di Traversara, Borghetto e area di via Muraglione a Boncellino, la popolazione è stata allertata per prepararsi a dormire fuori casa in caso di evacuazione nella notte tra sabato e domenica, in attesa delle successive ordinanze. Per necessità di alloggio è stato messo a disposizione il numero 3342192758, attivo dalle 8.30.
A Imola il Comune ha prima deciso di tenere le scuole aperte anticipando l’orario di chiusura alle 12, poi, in serata, alle 21.20 ha diffuso attraverso i propri canali di comunicazione la decisione di chiudere le scuole di ogni ordine e grado per l’intera giornata. In quanto, si legge, «la riduzione di orario non avrebbe garantito a tutti il trasposto pubblico in maniera efficiente», e «tenendo in considerazione soprattutto coloro che provengono da città e territori fuori da Imola».