Per quanto riguarda il territorio tra Bologna e Ravenna le forti piogge cadute nel fine settimana hanno causato allagamenti in varie aree, colpendo, rispetto all’alluvione di settembre, più la parte emiliana che quella romagnola. Oggi, lunedì 21 ottobre, l’allerta meteo è arancione in buona parte del territorio.
A Bologna il torrente Ravone ha allagato case, cantine e attività commerciali in diverse aree del centro storico. Oggi scuole e asili resatno chiusi e sono state sospese le lezioni all’università, così da alleviare il carico sui trasporti e agevolare l’intervento dei mezzi di soccorso e di pulitura delle strade.
A San Lazzaro è esondato il Savena nella frazione di Ponticella, dove è stata ordinata l’evacuazione dalle case. Restano chiuse via Colunga da via Zucchi, via del Seminario e la strada provinciale 36 Val di Zena, interrotta al Farneto. Sospesa l’attività delle scuole superiori. L’invito dell’amministrazione è di evitare il più possibile gli spostamenti e in ogni caso di prestare la massima prudenza e di moderare la velocità vista la condizione delle strade.
A Ozzano le maggiori criticità hanno interessato zona Quaderna, la zona industriale e la provinciale 48 via Tolara di Sotto. Nel capoluogo, soprattutto in via Volta e via Andrea Costa, che hanno risentito dell’esondazione del rio Marzano.
L’unica vittima delle piene dei fiumi, Simone Farinelli, di 20 anni, viveva proprio a Ozzano Emilia. È morto nella notte tra Sabato e domenica travolto dall’esondazione del fiume Zena a Botteghino di Zocca, località dell’Appennino bolognese che aveva raggiunto con il fratello, che è riuscito a liberarsi dall’abitacolo della loro auto. Il 20enne invece non ce l’ha fatta e il suo corpo è stato ritrovato la mattina dall’elicottero dei vigili del fuoco che stava perlustrando la zona.
A Medicina prosegue il monitoraggio delle piene dell’Idice a Sant’Antonio e del Sillaro a Portonovo, il cui il livello è calato già nel corso della giornata di domenica. La Regione Emilia-Romagna ha avviato la sistemazione delle rotture degli argini del torrente Quaderna che nell’ultimo giorno ha presentato criticità in più punti: via Olmo, via Gaiana, via San Salvatore e via Sant’Antonio. È stata revocata l’ordinanza di evacuazione delle abitazioni per le famiglie di Portonovo, Sant’Antonio e alcune di via San Salvatore. Per le altre persone ancora sfollate seguiranno le valutazioni nei prossimi giorni. Aperte tutte le scuole di ogni ordine e grado, garantiti tutti i servizi comunali (pre, inter e post scuola, mensa e trasporti) dedicati agli studenti e alle famiglie. Resta chiusa la Trasversale di pianura (dalla rotonda di Villa Fontana all’incrocio di via San Salvatore). La via San Vitale è percorribile seppur con particolare attenzione all’altezza di via Sabbionara.

A Imola città non si sono riscontrate particolari criticità. Sabato notte sono state chiuse in via preventiva via Graziadei, via Tiro a segno e viale Dante. Ma non è stato il Santerno a creare i maggiori problemi, bensì il Sillaro, a partire dal territorio di Castel San Pietro. Strade e case allagate a Castel Guelfo, a Toscanella, e nelle località imolesi di Casola Canina, Giardino e Spazzate Sassatelli. In prossimità di Ponte Bettola un argine ha ceduto allagando alcune abitazioni in prossimità.
Nella Bassa Romagna non ci sono state situazioni di particolare criticità se non a Bagnacavallo, comune già colpito duramente a settembre. La piena del Lamone a Traversara ha causato un leggero trafilamento nell’argine, gestito dalla ditta già incaricata dei lavori di ripristino. Resta in vigore l’ordinanza di evacuazione totale temporanea degli abitanti in due delle zone colpite dalle precedenti ondate di maltempo, cioè Traversara e Borghetto di Traversara, mentre è stata revocata quella riguardante l’area di via Muraglione a Boncellino. Resta in funzione il centro di accoglienza presso la palestra delle scuole elementari di Bagnacavallo, con ingresso da via Cavour. Tutti i servizi sono aperti, a partire dalle scuole e dai cimiteri. Resta in vigore il divieto di accedere agli argini.
Nel faentino, il territorio più provato dalle alluvioni che si sono abbattute sulla Romagna negli ultimi 18 mesi, gli agenti della polizia locale dell’Unione della Romagna Faentina sono intervenuti a Brisighella per soccorrere una coppia di anziani rimasta isolata a causa di uno smottamento e dell’esondazione di un corso d’acqua. La richiesta d’aiuto è arrivata intorno alle 22.20 di sabato 19 ottobre da una donna di 79 anni e da suo marito di 80, residenti in una traversa di via Rio Chié, bloccati in casa senza elettricità e con la collina retrostante interessata da frane che portavano sulla strada acqua, fango e detriti. Sul posto sono intervenute immediatamente due pattuglia della polizia locale e una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento volontari di Casola Valsenio, in zona per altri interventi. A causa delle forti piogge e dell’esondazione del rio la strada era diventata impraticabile, trasformatasi in un vero e proprio fiume di fango. I soccorritori hanno dovuto faticare non poco per raggiungere e trarre in salvo i due anziani e il loro cane.