Il fatturato di Conserve Italia sale a 1,2 miliardi. Ora investimenti sulla sostenibilità

Si è chiuso con performance positive su tutti i mercati principali in cui opera, sia in Italia che in oltre 70 Paesi all’estero, l’esercizio di Conserve Italia.

L’assemblea dei soci del consorzio che raggruppa 36 cooperative agricole, tra cui i marchi Valfrutta, Cirio, Yoga, Derby Blue e Jolly Colombani, si è riunita venerdì mattina nella sede di San Lazzaro di Savena e ha approvato all’unanimità il bilancio dell’esercizio 2023-2024 chiuso al 30 giugno scorso.

Questi i dati principali e più significativi:

Il fatturato gestionale consolidato del gruppo (guidato dalla capogruppo Conserve Italia Soc. Coop. Agricola e composto da altre 7 società) si è attestato a 1,2 miliardi di euro, con un aumento del 5% rispetto all’esercizio precedente.
L’utile è di 12,3 milioni di euro.
La posizione finanziaria netta consolidata raggiunge i 150 milioni di euro, migliorando di ulteriori 15 milioni e confermando la tendenza di calo progressivo che ormai persiste da 20 anni.
L’Ebitda ammonta a 86 milioni di euro.
A determinare questi risultati positivi, è stata innanzitutto la complessiva crescita dei ricavi netti di vendita della capogruppo (+6%) e delle controllate Juver Alimentaciòn in Spagna (+4%) e Conserves France (+7%).
In particolare, le vendite della capogruppo sono aumentate sia a valore che a volume sul mercato interno retail (Gdo e distribuzione organizzata), così come sui canali horeca e foodservice dedicati al consumo fuori casa in Italia. Incremento anche per le vendite all’estero: +5% a livello di gruppo, trainate in particolare dal marchio Cirio. Ad oggi l’export rappresenta circa il 47% delle vendite del Gruppo Conserve Italia.

Gli investimenti in corso

Il piano triennale di investimenti da 86,6 milioni è in fase di attuazione e, come spiegato dal direttore generale, Pier Paolo Rosetti, è nell’ottica di traghettare l’azienda verso un futuro di sostenibilità, efficienza e innovazione. «Siamo al lavoro in tutti gli stabilimenti per migliorare la produzione con nuove macchine altamente efficienti, che consentono un’importante riduzione dei consumi energetici e di ottenere una maggiore qualità dei prodotti, diminuendo notevolmente il nostro impatto sull’ambiente anche grazie al ricorso alle energie rinnovabili».

L’esercizio 2024-25 sarà interessato in particolare dagli interventi previsti nello stabilimento principale a Pomposa, nel basso ferrarese, dove di recente è stato installato un nuovo concentratore di pomodoro e ne verrà implementato un secondo, è previsto l’ampliamento del magazzino automatizzato, sarà rivista l’organizzazione logistica con una maggiore automazione e digitalizzazione.

A sinistra il presidente del gruppo Conserve Italia Maurizio Gardini, a destra il direttore generale Pier Paolo Rosetti

Maurizio Gardini confermato alla presidenza

L’assemblea dei soci si è svolta alla presenza di 150 persone e si è conclusa con il rinnovo degli organi sociali, giunti a scadenza dopo l’ultimo mandato. Maurizio Gardini è stato riconfermato all’unanimità presidente di Conserve Italia per un altro mandato triennale.

La dichiarazione del presidente di Conserve Italia Maurizio Gardini:

«Questo bilancio conferma la solidità patrimoniale e finanziaria del Gruppo cooperativo, insieme alla resilienza dimostrata di fronte alle tante sfide che abbiamo dovuto affrontare… Nell’ultimo esercizio abbiamo trasformato 518.284 tonnellate di frutta, pomodoro, legumi e cereali coltivati su quasi 14.000 ettari in Italia, realizzando nelle nostre fabbriche, sempre più avanzate dal punto di vista tecnologico, prodotti alimentari di eccellenza, venduti in tutto il mondo con la forza dei nostri marchi storici. Ai soci agricoltori nell’ultimo esercizio abbiamo erogato oltre 100 milioni di euro di liquidazioni per le produzioni conferite, risorse fondamentali per la tenuta di migliaia di aziende agricole, risorse che contribuiscono a redistribuire ricchezza nei territori. Ma non ci siamo fermati qui. Abbiamo implementato le premialità nel pomodoro incentivando le certificazioni etiche delle aziende agricole, abbiamo aumentato le quotazioni di tutte le coltivazioni, inoltre nel corso dell’estate 2024 ci siamo impegnati a ritirare più frutta di quanta prevista per evitare un eccesso di offerta nel mercato del fresco».

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