di Riccardo Olmi
Ad Arterie questa settimana ospitiamo i The Peripheries, un gruppo di sei artisti che hanno fatto convergere in un progetto musicale inedito i loro percorsi personali. È nato così un insieme unico, ricco di sonorità intime, arrangiamenti originali e ad un ritmo che ci trasporta contemporaneamente nel passato e nel futuro. Attraverso una visione piena e consapevole del mondo e della cultura musicale, senza che questo conduca a un eccesso di virtuosismi e di riferimenti fini a se stessi.
La band
Questa band imolese è neonata ma cammina già veloce, forte dell’esperienza e del talento dei suoi componenti.
The Peripheries sono Claudio ‘Udo’ Bianconi (basso), John Johnson (chitarra, sintetizzatori e seconde voci), Sabina ‘Morgana’ Morgagni (percussioni), Carlo ‘Wiz’ Rossi (voce), Flaminia ‘Flame’ Samperi (sintetizzatori), e Giorgia ‘Z03’ Righini (seconde voci).
Murmansk
Il 18 ottobre è uscito il loro EP d’esordio “A New Oblivion”, con il singolo “Murmansk”.
Il sound dei The Peripheries ci racconta del dark-wave intrecciato al post-punk degli anni ’80 in un andirivieni continuo, come un’onda che con sincerità ci mostra il nostro presente.
In questo EP, completamente autoprodotto, ballare può essere l’unica cosa che ha senso fare quando si percepisce che tutto è sospeso e incompreso.
Le linee di basso ipnotizzano e gli arrangiamenti, semplicemente dinamici, conferiscono alla musica dei The Peripheries, una profonda intensità, che riesce a creare immaginari distopici, spesso legati a ciò che accade oggi nel mondo.
È John che dà l’impulso creativo partendo dal basso e dalla batteria e la band si armonizza con lui. Trattando la musica new wave come punto zero, John la riattualizza alle sonorità contemporanee. Non ci sono degli accordi riempitivi (un accordo si compone di almeno tre note suonate assieme) ma piuttosto melodie soliste che si intrecciano tra i suoni dei vari strumenti.
In “A New Oblivion” i luoghi geografici diventano simboli di stati d’animo, punti di partenza per una riflessione su se stessi nel mondo. Ogni canzone dell’EP ha una sua identità, come ci racconta John: «Murmansk, è un brano che prende spunto da un’immagine e crea una sensazione di pericolo, di ansia, un’emozione che ci proietta in un panorama di pieno inverno. Nessuno di noi conosce veramente Murmansk, una città della Federazione Russa che è una base navale, spesso ghiacciata e sulle cui strade procedono in lunghe file le persone che si inoltrano nell’ignoto di un lunghissimo inverno russo».
Il 31 ottobre live a Barcellona
Il 31 ottobre The Peripheries si esibiranno live a Barcellona e il 25 ottobre erano con Tetro Dj sul palco del Gallery16 a Bologna.
«In una Bologna alluvionata, l’atmosfera era intima, interessata e partecipe – racconta la voce del gruppo -. È stato bello fare qui le prove generali per Barcellona, dando il massimo a chi può comprendere il nostro percorso perché lo ha condiviso dall’inizio. Sentirsi dire “bravo” da chi ha seguito il concerto con interesse fa sempre piacere».
