Sulla via Selice, a Imola, un’operazione congiunta tra polizia e carabinieri ha portato all’arresto di un uomo e alla denuncia di due persone, tutte originarie della Puglia, avvenute in seguito all’inseguimento di un’auto rubata che ha raggiunto i 200 km/h in autostrada. Nel corso della stessa operazione due agenti sono rimasti feriti.
L’episodio è avvenuto giovedì 28 novembre, ma le indagini erano iniziate il giorno prima, mercoledì, quando il Targa System delle forze dell’ordine, il dispositivo di vigilanza che controlla le targhe dei veicoli in ingresso, aveva segnalato il passaggio di una Ford Fiesta a noleggio, collegata a precedenti episodi di furto. Il veicolo era stato monitorato fino alla stazione ferroviaria di Imola, dove altre due persone erano salite a bordo.
Quella stessa giornata erano stati denunciati i furti di due Hyundai Tucson, rubate in due zone diverse della città. Le autorità hanno seguito i movimenti dei mezzi, rilevando che uno dei suv viaggiava insieme alla Ford Fiesta lungo il tratto tra Toscanella e Castel San Pietro.
Giovedì è scattato l’intervento delle forze dell’ordine.
Una delle Hyundai è stata fermata nei pressi di un distributore sulla via Selice. Il conducente ha cercato di fuggire a piedi, ma è stato arrestato. Nel frattempo, l’altra Hyundai è stata intercettata vicino al casello di Imola. Il conducente però non si è fermato all’alt, ha speronato una volante della polizia e un furgone prima di fuggire in autostrada, dove è iniziata la sua folle corsa. L’auto è stata infine ritrovata abbandonata a Cotignola, dove il conducente è riuscito a dileguarsi nei campi.
I due agenti coinvolti nell’incidente sono stati soccorsi: uno ha riportato la frattura di due costole e l’altro un infortunio cervicale.
Sempre lungo la via Selice, i carabinieri hanno bloccato la Ford Fiesta, identificando e denunciando i due occupanti per ricettazione e possesso di strumenti da scasso e oggetti atti a offendere. L’uomo arrestato a bordo del primo suv rubato, un 35enne residente a Cerignola con precedenti per reati contro il patrimonio, è stato posto in custodia cautelare a Bologna con le accuse di ricettazione e resistenza a pubblico ufficiale.