Rimuovere il ponte ferroviario di Sant’Agata non sarà un’impresa semplice

I lavori per rimuovere il ponte ferroviario che a Sant’Agata di Romagna attraversa il fiume Santerno dovrebbero partire a inizio 2025 e dureranno circa sei mesi.

Il ponte attuale si trova a una quota inferiore agli argini che sono stati innalzati due volte negli anni successivi alla costruzione avvenuta nel 1951. Questa è la ragione per cui il traffico sulla linea non ha mai ripreso dall’alluvione del maggio 2023, mentre i quattro treni in servizio sono sostituiti da autobus. Le autorità hanno infatti ritenuto che lasciare l’argine più basso in corrispondenza dei binari, con l’impegno all’innalzamento in caso di emergenze, non fosse una garanzia sufficiente per la sicurezza dell’abitato duramente devastato dalla tracimazione del fiume.

Rimuoverlo non sarà però una impresa semplice.

Il ponte ferroviario di Sant’Agata pesa 200 tonnellate. Per sollevarlo sarà quindi necessario realizzare una piazzola in calcestruzzo su cui collocare una gru con un braccio meccanico di 40 metri, della quale sono disponibili pochissimi esemplari in tutta Italia. Per l’accesso al cantiere verranno costruite tre vie: una seguendo il tracciato dei binari a partire dalla stazione di Sant’Agata, una sull’argine del fiume e una attraverso la campagna. Un volta portato a terra, il ponte verrà smantellato e smaltito.
La seconda fase di lavori prevede invece la demolizione dei piloni in alveo, operazione questa che può essere eseguita solamente con condizioni meteo favorevoli.

Giovedì 5 dicembre il sindaco di Sant’Agata sul Santerno Riccardo Sabadini, insieme all’assessore Enrico Rambelli, ha incontrato a Bologna, nella sede della Regione Emilia-Romagna di via Aldo Moro, la struttura tecnica di Rete ferroviaria italiana (gruppo Fs Italiane) e i rappresentanti della Regione Emilia-Romagna e dell’Agenzia regionale di Protezione civile per conoscere i dettagli dell’operazione.

«Non appena sarà disponibile il programma, i vertici di Rfi e dell’Agenzia regionale di Protezione civile saranno a Sant’Agata per illustrare le caratteristiche dell’intervento a tutti i cittadini – ha riferito il sindaco Sabadini -. Organizzeremo dunque un’assemblea pubblica, con lo scopo di spiegare nel dettaglio modalità e fasi di realizzazione di questa importante operazione».

La rimozione del ponte, dal costo di 6,1 milioni di euro, è finanziata dalla struttura commissariale per la ricostruzione. Rfi ha dato la propria disponibilità a ricostruire il ponte non appena saranno  disponibili i finanziamenti, adeguandolo all’attuale altezza degli argini e con caratteristiche tali da non rendere necessaria la realizzazione di piloni nell’alveo del fiume.

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