Mercoledì 11 dicembre intorno alle ore 12 sui cellullari nei comuni a valle della Diga di Ridracoli arriverà un messaggio. Non c’è di che preoccuparsi o allarmarsi, perché si tratta solamente di una sperimentazione del sistema di allarme pubblico IT-alert.
Una prova, dunque, per simulare il collasso della Diga di Ridracoli, e il funzionamento del sistema di allarme nel caso in cui l’evento catastrofico dovesse accadere.
La diga si trova nei comuni di Bagno di Romagna e Santa Sofia, quindi nella provincia di Forlì-Cesena, ma saranno interessati dalla prova di allerta tutti i cellulari collegati a celle di telefonia mobile nei comuni a valle della diga, quindi anche nei comuni del ravennate e del faentino.
L’invito per tutti coloro che riceveranno il messaggio è quello di andare sul sito https://www.it-alert.it/it/ e rispondere al questionario: le risposte fornite permetteranno di migliorare il sistema e renderlo più efficace sui casi reali.
Il sistema IT-alert è operativo sul territorio nazionale nei casi di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: collasso di una grande diga, attività vulcanica, incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in determinati in stabilimenti industriali.
Attraverso la tecnologia cell-broadcast i messaggi IT-alert possono essere inviati a un gruppo di celle telefoniche geograficamente vicine, delimitando un’area il più possibile corrispondente a quella interessata dall’emergenza. Ci sono ovviamente dei limiti tecnologici: un messaggio indirizzato a un’area può raggiungere anche utenti che si trovano al di fuori dell’area stessa oppure in aree senza copertura può capitare che il messaggio non venga recapitato. La capacità di ricevere i messaggi dipenderà anche dal dispositivo e dalla versione del sistema operativo installata sul cellulare: i test serviranno a verificare tutte le eventuali criticità per ottimizzare il sistema.
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