Dopo anni di difficoltà, che avevano messo a serio rischio la prosecuzione di una coltura tradizionale e caratteristica del territorio collinare, per il marrone dell’Appennino il 2024 è stato un anno da incorniciare.
Come fanno sapere dall’Associazione consorzi castanicoltori Appennino emiliano-romagnolo proprio mentre è appena partita la campagna commerciale, l’anno che sta per concludersi ha potuto contare su una elevata disponibilità di prodotto, cresciuta del 65% rispetto al 2023, e su buoni riscontri di mercato.
Il raccolto 2024 è tornato ai livelli medi storici, dopo gli enormi danni causati nel recente passato dal cinipide del castagno, la famosa vespa cinese, che per diversi anni dal 2009 ha flagellato il frutto e compromesso la capacità produttiva dei castagneti. E il risultato avrebbe potuto essere ancora migliore se le abbondanti piogge cadute verso la fine della raccolta non avessero impedito l’uso delle macchine raccoglitrici, costringendo molti produttori a interrompere una raccolta già resa complessa dalla scarsa disponibilità di manodopera che affligge tutto il settore agricolo.
Il “Marrone dell’Appennino Emiliano – Sapore di Montagna” è un prodotto che ha visto aggregarsi tre consorzi (Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Bolognese, Consorzio Castanicolo dell’Appennino Modenese, Consorzio Castanicoltori dell’Appennino Reggiano), l’azienda Mitica Srl, il Gruppo Alegra di Faenza e Coop Italia che lo distribuisce in esclusiva.
Oggi il gruppo può contare su circa 200 produttori che operano su una superficie di 800 ettari dislocati nelle tre province di Bologna, Modena e Reggio.
Come spiega Renzo Panzacchi (nella foto), coordinatore dell’Associazione consorzi castanicoltori Appennino emiliano-romagnolo, «il progetto è nato in una terra, quella emiliano-romagnola, che conosce il valore dell’aggregazione e sa che può essere vincente, se di qualità: siamo convinti che l’unione faccia la forza e, con questo spirito, abbiamo sviluppato, grazie alla determinazione di Gianfranco Tanari del consorzio modenese e di Marco Picciati del consorzio reggiano, il marchio collettivo “Marrone dell’Appennino Emiliano”».
La campagna commerciale, che parte dunque sotto i migliori auspici, ha visto anche l’esordio del nuovo brand e di innovativi pack 100% compostabili.