La Bcc, Banca di Credito Cooperativo ravennate forlivese e imolese, ha destinato un contributo di 180mila euro per sostenere le famiglie di Faenza che hanno subìto la devastazione dell’alluvione del 2024 per la terza volta in meno di due anni.
Accanto al supporto alle famiglie, la Bcc ha rinnovato il suo sostegno alla comunità anche attraverso due distinti contributi, per 5mila euro, in favore della Biblioteca comunale di Faenza, uno dei simboli culturali della città, gravemente danneggiata dall’alluvione di maggio 2023.
L’evento, tra i più drammatici della storia recente, ha provocato perdite ingenti: oltre 12mila volumi distrutti, danni a muri, impianti elettrici, arredi e attrezzature informatiche, per un valore complessivo di diverse centinaia di migliaia di euro.
Grazie alla generosità di una vasta rete di sostenitori, tra cui La Bcc, la biblioteca ha potuto avviare i lavori di ripristino e tornare ad aprire al pubblico.
La dichiarazione del sindaco Massimo Isola: «Desidero esprimere un sentito ringraziamento alla Bcc per il sostegno continuo e concreto dimostrato nei confronti della città. Il presidente della Bcc e tutti i dipendenti dell’istituto hanno saputo ancora una volta interpretare i bisogni della nostra comunità con prontezza e generosità. Il contributo di 180mila euro destinato alle famiglie alluvionate rappresenta un aiuto fondamentale per sostenere chi si trova ad affrontare l’ennesima emergenza. Parallelamente, il supporto alla Biblioteca comunale testimonia un’attenzione costante verso la cultura, elemento centrale per la rinascita e la coesione sociale del nostro territorio».
Il presidente della Bcc Giuseppe Gambi ha ribadito «la volontà di dare un segno tangibile della vicinanza della Bcc ravennate, forlivese e imolese alle famiglie nuovamente colpite dall’alluvione del 2024, continuando ad operare a favore della comunità, come previsto dallo statuto e dalla mission del credito cooperativo. Risulta, inoltre, fondamentale garantire la ricostruzione del patrimonio culturale della città di Faenza, rendendo di nuovo pienamente operativa la biblioteca».