Nei comuni della Bassa Romagna i piccioni sono un problema

L’Unione dei Comuni della Bassa Romagna ha deciso di limitare la presenza e la riproduzione dei piccioni di città.

Le misure principali adottate includono:
  • il monitoraggio e censimento delle colonie di piccioni
  • l’installazione di reti e dissuasori per impedire la posa e la nidificazione
  • la chiusura di lucernai e varchi negli immobili, in modo particolare negli edifici non abitati
  • il divieto di somministrazione di cibo ai piccioni.
Chi alimenta i piccioni o non adotta le misure necessarie per prevenire la nidificazione, ricordano le amministrazioni, può incorrere in una multa di 104 euro.

La collaborazione dei cittadini è essenziale in quanto ogni proprietario di immobile o amministratore di condominio è tenuto ad adottare misure di prevenzione per limitare la presenza dei piccioni.

I piccioni trovano nell’ambiente urbano le condizioni ideali per vivere e riprodursi. La città offre infatti luoghi dove possono rifugiarsi e nidificare, in particolare negli anfratti degli edifici. In ambito urbano i piccioni si procurano facilmente il cibo e sono attivi molte ore al giorno, anche in inverno, grazie alle temperature mitigate dal riscaldamento degli edifici e per l’illuminazione artificiale.
La loro presenza, quando eccessiva, può causare problemi significativi. Il guano è un potenziale vettore di germi patogeni e allergeni, oltre a essere altamente corrosivo per edifici e monumenti. La nidificazione può inoltre deteriorare le strutture edilizie e ostruire impianti di ventilazione, pluviali e grondaie.

La Regione Emilia-Romagna ha approvato nel 2023 il piano quinquennale di controllo del colombo o piccione di città, valido su tutto il territorio regionale fino al 31 dicembre 2027. Il piano prevede diverse azioni per contenere i rischi sanitari, ridurre i danni agli edifici e limitare le problematiche di decoro e igiene urbana.

È vietato alimentare i piccioni sia negli spazi pubblici, sia nelle proprietà private. Il cibo lasciato all’aperto favorisce l’incremento della popolazione di volatili.
È obbligatorio adottare misure per rendere inaccessibili i siti di nidificazione e di posa dei colombi. Tra le soluzioni consigliate, l’installazione di reti e griglie di chiusura e l’applicazione di dissuasori su cornicioni e balconi.
I proprietari di immobili devono provvedere alla pulizia periodica delle superfici dove è presente guano, effettuando interventi di sanificazione per prevenire rischi sanitari e preservare il decoro urbano.
Il rispetto delle norme sulla gestione della popolazione dei piccioni è regolato dal regolamento di igiene, sanità pubblica e veterinaria e dal regolamento di Polizia locale.

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