Erano le 5 del mattino di oggi, venerdì 7 febbraio, quando i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Lugo stavano effettuando dei controlli perlustrativi tra le vie del centro storico. All’improvviso, nei pressi dell’ufficio postale di via Magnapassi, i militari hanno notato che un’autovettura di grossa cilindrata rallentava improvvisamente la marcia e decideva di tornare indietro. Una manovra che ha insospettito i carabinieri che, velocemente, si sono messi all’inseguimento del veicolo.
Quando la gazzella li ha raggiunti, gli occupanti hanno aperto gli sportelli e si sono allontanati a piedi, cercando di far perdere le loro tracce.
I militari però li hanno rincorsi e, dopo un breve inseguimento, sono riusciti a fermarli. Giunti alla vettura che avevano abbandonato, i due, riferiscono dal Comando, hanno iniziato a strattonare, spingere e colpire i carabinieri intenti a controllare il veicolo. All’interno, nascosto tra i sedili posteriori ,c’era un terzo giovane accovacciato.
Alla richiesta di mostrare i documenti, quest’ultimo con un calcio ha aperto la portiera contro i militari, colpendoli, e ha tentato di fuggire. I carabinieri sono riusciti a bloccarlo ma sono stati aggrediti dagli altri due, che in questo modo sono riusciti a far scappare il loro sodale.
All’interno del veicolo sono stati recuperati passamontagna scuri, guanti da lavoro e arnesi atti allo scasso, in particolare un lungo cacciavite ideale per forzare infissi e serramenti.
I fermati, due 21enni di origine kosovara, venivano quindi tratti in arresto con l’accusa di resistenza aggravata nei confronti di pubblico ufficiale e denunciati per porto di armi e arnesi atti allo scasso, quindi condotti in caserma.
Sono in corso gli approfondimenti per identificare con certezza il fuggitivo e per capire se gli arnesi trovati nell’auto erano serviti ai due fermati per compiere dei furti in abitazioni e negozi della zona.