L’istituto comprensivo Baracca di Lugo ha una nuova aula Steam progettata per favorire un insegnamento interdisciplinare e coinvolgente.
L’acronimo Steam (Science, Technology, Engineering, Art, Mathematics) fa riferimento a un metodo di apprendimento interdisciplinare sviluppato per avvicinare gli studenti alle discipline matematiche e scientifiche, attraverso la creatività e il problem solving.
La nuova aula è strutturata con arredi modulari e colorati, una libreria con un’arena per la lettura e il “debate”, postazioni di ricerca e sperimentazione, strumenti tecnologici e risorse digitali.
L’aula Steam è stata realizzata grazie ai fondi del Pnrr, attraverso l’azione denominata “Next generation classrooms”, di cui l’Istituto comprensivo Baracca è beneficiario. La struttura su ante scorrevoli che consente di rimodulare velocemente i laboratori, creando così ambienti distinti o un unico e capiente ambiente di lavoro, è stata realizzata grazie al co-finanziamento del Comune di Lugo, del Comitato genitori dell’istituto e della stessa scuola Baracca.
All’inaugurazione avvenuta martedì 11 febbraio hanno partecipato la sindaca di Lugo Elena Zannoni, l’assessora ai Servizi educativi Daniela Geminiani e l’assessora alle Pari opportunità e diritti Federica Lolli, insieme alla dirigente scolastica Ornella Greco.
La premiazione nel segno di Rosalind Franklin
L’inaugurazione della nuova aula ha coinciso con la cerimonia di premiazione delle ragazze e dei ragazzi che hanno aderito al concorso interno «Oltre la foto 51: scienza e creatività in azione», ispirato al contributo alla scienza di Rosalind Franklin, autrice nel 1952 di una pionieristica fotografia ai raggi X del Dna.
Il concorso è stato indetto per stimolare l’innovazione, la creatività e la collaborazione tra gli studenti. La data scelta per la premiazione, l’11 febbraio, non solo ricade nella «Settimana nazionale delle discipline scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche» promossa dal Ministero dell’istruzione e del merito, ma è anche la Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella scienza, istituita dall’assemblea generale delle Nazioni unite e patrocinata dall’Unesco.
«L’inaugurazione di un’aula di questa portata innovativa in una giornata che celebra i risultati conseguiti dalle donne in campo scientifico è particolarmente significativa – ha sottolineato Daniela Geminiani -. Troppo a lungo le donne sono state escluse da queste discipline e il loro contributo oscurato, come dimostra la storia personale della stessa Rosalind Franklin. Oggi siamo qui ad avviare l’attività di un luogo che contribuirà alla formazione delle future generazioni e a ribadire che la ricerca scientifica non ha genere, è un patrimonio e un’opportunità per tutti».