Ora alla Salaborsa ci sono anche 25mila vinili da ascoltare

di Andrea Ruzzeddu

Ora si può entrare in Salaborsa, in piazza del Nettuno a Bologna, sedersi in poltrona e ascoltare uno dei 25mila vinili donati dalla famiglia Santonastaso. Scegliere un disco dagli scaffali, adagiarlo sul piatto e ascoltarlo, rigorosamente senza cuffie, dato che la sala è trattata acusticamente per offrire una qualità dell’audio ottimale.
La stanza raccoglie i dischi di Carlo Santonastaso, fratello dei due celebri comici bolognesi Pippo e Mario: una collezione di 25mila vinili nei formati 78, 33 e 45 giri, ora donata alla città.
Questo nuovo spazio della biblioteca è stato inaugurato il 14 febbraio alla presenza del sindaco Matteo Lepore e dell’assessore alla Cultura, Daniele Del Pozzo, che ha ringraziato la famiglia Santonastaso per la preziosa donazione.

Qualche assaggio

Il repertorio musicale presente è vario. Andrea Santonastaso, attore e nipote del collezionista, nel corso ella presentazione ha raccontato di alcune “chicche” della collezione: un disco di prova, di quelli che non finiscono in commercio, dei Black Sabbath, una prima stampa 45 giri di “Only You”, un 45 giri di “Angela” di Luigi Tenco e, tra le curiosità, un disco del pugile Patrizio Oliva, campione olimpico e mondiale di boxe negli anni ’80 che nel 1988 si cimentò anche nella canzone incidendo l’Lp dal titolo “Resterò qui”. Per la categoria “non solo musica”, della collezione fanno parte anche due dischi con le preghiere di papa Wojtyla.
La catalogazione è ancora in corso, ma l’invito è a perdersi nei dischi, a non cercare qualcosa in particolare, a mettere sul piatto ciò che capita in mano di interessante.

L’astronomo che lavorava al Bellaria

«L’atto d’amore è quello che avete fatto voi oggi venendo qui, l’atto d’amore è vedere degli amici di Carlo qui presenti – ha detto Andrea Santonastaso ringraziando i presenti all’inaugurazione -. Carlo lavorava all’ospedale Bellaria di Bologna, all’accettazione del reparto di cardiologia, ed era laureato in astronomia. In qualche modo devi esorcizzare la cosa, e come lo faceva Carlo? Collezionava dischi. Io mi ricordo quella sensazione di privilegio riservata a pochi, a me e mio zio. Ricordo l’emozione quando, verso le 11.45 suonava il campanello di casa. “C’è Carlo!” diceva mia madre, ed era una gioia».

L’attore Andrea Santonastaso, nipote diCarlo

Il momento dell’ascolto era sacro

Di solito Carlo Santonastaso comprava i dischi a “prezzi di favore” alla Jukar Records, celebre negozio di San Lazzaro di Savena. Il “signor Mannucci”, il proprietario del negozio, li accoglieva sempre col sorriso in uno spazio riservato dove zio e nipote spulciavano i dischi in vendita comprandone sempre più di quanti avevano deciso in partenza.
Il momento dell’ascolto era sacro, si stava in silenzio per far parlare la musica. Quando era in vita, Carlo Santonastaso aveva già aperto un punto di ascolto dei suoi vinili: casa sua. Tutti gli amici potevano andare ad ascoltare i suoi ultimi acquisti. «Non ci si metteva d’accordo, si andava a casa di Carlo e basta!». Le sue quattro mura erano piene di dischi, dalla camera da letto al bagno.

Info

Ma come funziona la sala dei vinili in Salaborsa? Per l’ascolto occorre prenotare sul sito, con l’app Sbn Ubo, telefonicamente al numero 051 2194400 o di persona al banco informazioni della biblioteca. I turni durano un’ora e mezza, e i giorni di apertura sono: dal lunedì al sabato, il lunedì dalle 14 alle 19.45, da martedì a venerdì dalle 9.30 alle 19.45, sabato: dalle 9.30 alle 18.30.

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