Faceva il meccanico. Nell’officina c’erano auto e moto pronte per essere riparate. Eppure l’attività era abusiva e il meccanico faceva il meccanico senza avere comunicato nulla agli organi competenti e senza alcuna autorizzazione.
A scoprire l’officina abusiva, che esercitava nel territorio del circondario imolese, sono stati i militari del comando provinciale di Bologna della Guardia di finanza dopo una meticolosa attività investigativa fatta di appostamenti e incroci della banche dati, e scaturita nell’ambito dell’ordinario “Controllo economico del territorio” svolto dai militari della Compagnia di Imola.
Il “meccanico” è di nazionalità italiana e si era organizzato molto bene. Nella sua “officina” i militari hanno sequestrato circa 4mila attrezzi da lavoro, tra i quali avvitatori, pinze, smerigliatori, ponti elevatori. A suo carico è prevista una sanzione amministrativa da 5mila a oltre 15mila euro per la mancata comunicazione di inizio attività.
L’accesso presso l’attività è stato eseguito congiuntamente con il personale dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa). Dell’intero servizio è stata data informazione alla Camera di commercio di Bologna.
Come si legge in una nota delle Fiamme gialle, «l’attività dimostra il pieno coinvolgimento della Guardia di finanza nella costante lotta contro tutti quei fenomeni che costituiscono ostacolo alla crescita e alla realizzazione di un mercato pienamente concorrenziale su cui si basa lo sviluppo di una società più equa e attenta ai bisogni di ciascuno, a vantaggio dei cittadini onesti e delle imprese e professionisti che rispettano le regole».