Ora Carseggio ha un suo notevole ponte

Sono trascorsi oltre 10 anni (era il 20 settembre del 2014) da quando la piena eccezionale del fiume Santerno, trascinando detriti e rottami di un vecchio ponte Bailey caduto in disuso da tempo, provocò il cedimento del collegamento tra via Macerato e la Montanara in località Carseggio, nel territorio di Casalfiumanese.

La stessa sorte toccò, qualche anno dopo, al primo guado costruito per permettere l’attraversamento del corso d’acqua ai residenti. Così, da allora, il passaggio per accedere a case e attività agricole della zona è garantito da un altro guado provvisorio, alle prese però con l’innalzamento del livello dell’acqua che lo rende inutilizzabile. Ad aggravare le difficoltà di collegamento sono arrivate le frane che dalla primavera di un anno fa, che hanno reso impraticabile il collegamento con via Maddalena, situazione poi risolta in parte dal tracciamento di un’altra strada provvisoria.

L’inaugurazione del ponte di Carseggio di sabato 22 febbraio, con la sindaca di Casalfiumanese Beatrice Poli e la presenza del presidente della Regione Michele de Pascale, è l’esito di un percorso tortuoso, reso ancora più impegnativo dall’aumento dei costi delle materie prime.

Il punto di svolta nel luglio del 2023, con l’affidamento dei lavori alla ditta Zini Elio Srl. Una decisa accelerata nel cronoprogramma di avanzamento di un cantiere da oltre 2,7 milioni di euro, con progettazione e direzione dei lavori affidata all’ingegnere Fabio Dall’Aglio, coperti in gran parte dal finanziamento della Regione Emilia Romagna (più di 2,4 milioni) e per la restante parte da risorse comunali (poco più di 330mila euro).

Il nuovo ponte è in una campata unica, costituita da una struttura metallica ad arco con impalcato sospeso in struttura mista acciaio-calcestruzzo, di lunghezza complessiva di 66 metri. La carreggiata è larga 5 metri e ai lati ha due marciapiedi di più di un metro, necessari per proteggere la struttura da eventuali urti accidentali dei veicoli in transito e utilizzabili per il passaggio ciclopedonale protetto dal traffico veicolare. Il ponte è progettato con criteri antisismici.

L’opera è stata leggermente spostata rispetto al posizionamento del vecchio ponte collassato per consentire un miglioramento del tracciato dei raccordi stradali, in particolare in sinistra idraulica dove la strada presentava una curva di raggio estremamente ridotto. Il piano viabile è più alto di un metro e mezzo rispetto alla quota di massima piena.

Nella parete rocciosa in sinistra sono stati fatti dei lavori per prevenire i possibili distacchi franosi. Il ripristino delle aree agricole in destra idraulica, temporaneamente occupate per migliorare l’accessibilità al guado, è ormai completato. Le lavorazioni da ultimare riguardano, quindi, esclusivamente la segnaletica stradale e piccole risistemazioni delle scarpate stradali.

 

Ringraziando il personale degli uffici comunali «che in questi oltre due lustri ha lavorato lontano dalle luci dei riflettori confrontandosi con pratiche tutt’altro che agevoli per un municipio dalle piccole dimensioni come il nostro», la sindaca Beatrice Poli ha sottolineato come «il nuovo ponte di Carseggio è un simbolo della forza, della caparbietà e della resilienza della gente di montagna che non molla mai».

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