Il rifiuto della violenza di genere entra all’università

di Riccardo Olmi

L’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti delle donne, e il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, sono solo due delle occasioni che consentono di mettere in luce il lavoro che i centri antiviolenza svolgono durante tutto l’anno.

Una parte importante di questo lavoro riguarda la raccolta di dati statistici, numeri che sono la base per progettare le azioni da mettere in atto sul territorio.

La “Casa delle donne per non subire violenza”, uno dei 6 centri antiviolenza della Città Metropolitana di Bologna, segnala un generale aumento degli accessi che, nel 2024, sono stati 78, 19 in più rispetto all’anno precedente.
«Quest’ultimo però è un dato positivo – spiega Cristina Zanasi, presidente di PerLeDonne Odv, l’associazione che gestisce il Centro antiviolenza di Imola -, perché non è cresciuto il numero delle violenze, ma piuttosto sono aumentate le donne che si sono fatte avanti decidendo di chiedere aiuto». C’è dunque una crescente coscienza che le violenze non vanno taciute.

Un altro dato significativo è la diminuzione sensibile dell’età media delle donne che hanno chiesto sostegno. Secondo quanto riferito dalle istituzioni locali e da PerLeDonne, c’è infatti una aumento degli accessi agli sportelli nella fascia di età compresa tra i 18 e i 29 anni.

Il Centro antiviolenza di Imola (la sede è in piazzale Giovanni dalle Bande Nere 11), garantisce tutte le attenzioni che sono imprescindibili quando si trattano tematiche così delicate, soprattutto discrezione e riservatezza, fondamentali quando una donna è in difficoltà e in cerca di aiuto.

«Non dobbiamo pensare che le donne che si rivolgono ai centri antiviolenza arrivino agli sportelli con un occhio nero – racconta Cristina Zanasi -. L’esperienza nelle scuole ci ha confermato che promuovere la consapevolezza su questi temi tra i ragazzi è fondamentale. Anche in età scolastica infatti si creano spesso situazioni di violenza, quello che noi possiamo fare è parlarne».

Il progetto “Dispari”

Queste considerazioni, unite all’esperienza del progetto “Che radio di genere”, promosso dell’associazione nelle scuole superiori del circondario, hanno portato all’ideazione del progetto “Dispari”, presentato mercoledì 19 febbraio all’interno della sede imolese dell’Università di Bologna. Si tratta di un ciclo di incontri, dedicati a studentesse e studenti, che affrontano i temi cruciali della violenza con l’obiettivo di prevenirla. Alla presentazione era presente anche la classe quarta dell’indirizzo Servizi per la sanità e l’assistenza sociale dell’Istituto Paolini Cassiano di Imola.

“Dispari” è dunque una opportunità di formazione e di sensibilizzazione. Durante gli incontri, che si terranno due volte al mese da marzo a dicembre, saranno affrontati temi centrali, come la discriminazione di genere, la sessualità e l’affettività, gli stereotipi, i diritti e il linguaggio. Partecipare a laboratori di questo tipo consente alle studentesse e agli studenti di ragionare sulla violenza di genere e la violazione dei diritti, partendo dall’analisi del proprio vissuto.

Come anticipa Maria Elena Tripaldi, coordinatrice del Centro antiviolenza di Imola, «lo scopo dei laboratori è che i partecipanti si pongano in un’ottica analitica rispetto alla propria esperienza, domandandosi: “Questa violenza mi riguarda?”. Le operatrici antiviolenza che condurranno i laboratori adottano metodologie che favoriscono l’emersione delle difficoltà e la presa di coscienza. L’obiettivo è creare uno spazio in cui prendersi cura gli uni degli altri e costruire una connessione tra i partecipanti che porti al cambiamento. Gli incontri sono laboratori di autocoscienza che promuovono l’autodeterminazione».

Non serve che porti niente con te, a parte il desiderio di partecipare

Il primo incontro si svolgerà il 6 marzo. Le iscrizioni si possono fare inviando una mail a laboratoriformazione@perledonneimola.it, oppure compilando il form online disponibile cliccando QUI. I laboratori si svolgeranno presso la sede di Imola dell’Università di Bologna, in via Garibaldi 24, dalle 16.30 alle 18.45 del giovedì, circa due volte al mese. Le singole date sono prenotabili nel form.

© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Anche su desktop, la tua esperienza sempre a portata di click!