Una delle precauzioni per evitare che il proprio animale cada vittima di esche avvelenate è l’utilizzo della museruola durante le passeggiate (soprattutto in campagna) e, ovviamente, l’utilizzo di guanti per raccogliere eventuali esche sospette. In caso di sintomi sospetti di avvelenamento del proprio animale è necessario rivolgersi tempestivamente al proprio veterinario di fiducia.
Questo consiglio, così come altre informazioni utili ai proprietari di animali rispetto alle precauzioni da adottare, nonché le conseguenze a cui va incontro chi commette reati, fanno parte della campagna dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna per contrastare il fenomeno dei bocconi avvelenati. La campagna di sensibilizzazione prevede che a partire da inizio marzo vengano affissi dei manifesti negli spazi pubblicitari cittadini.
Le esche alimentari avvelenate causano atroci sofferenze e la morte di animali selvatici e domestici.
Uccidere animali selvatici o domestici con esche avvelenate è un reato punito con la reclusione da quattro mesi fino a due anni. Il reato di maltrattamento di un animale è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da cinquemila a trentamila euro. L’articolo 674 del codice penale punisce inoltre chi getta sostanze tossiche nel suolo pubblico.
Bocconi, esche, lacci e oggetti sospetti che possono sembrare messi apposta per uccidere o catturare animali, carcasse di animali sia domestici, sia selvatici, casi sospetti o effettivi di intossicazioni e di avvelenamenti, vanno immediatamente segnalati alla Polizia locale della Bassa Romagna (telefono 800 072525), oppure al servizio veterinario dell’Ausl della Romagna (0545 283083), alla Polizia provinciale (0544 258922), o ai Carabinieri forestali (0544 247900).
Scaricando l’applicazione “Bocconi avvelenati” creata dal Ministero della Salute è possibile segnalare in tempo reale il ritrovamento e la posizione del boccone o del materiale sospetto e anche di visualizzare sulle mappe interattive il rischio potenziale associato a un determinato territorio; questa ultima funzione è molto utile se consultata prima di passeggiare con il proprio cane.
Per monitorare il fenomeno e assicurare la tracciabilità di ogni evento è stato creato un sistema che vede la collaborazione dei veterinari liberi professionisti, il gruppo Carabinieri forestali di Ravenna, la Polizia locale della Bassa Romagna, il servizio veterinario dell’Ausl della Romagna, l’Istituto zooprofilattico sperimentale (Izs), il la Polizia provinciale e i Comuni.
La campagna è curata dal Servizio Igiene, sanità ed educazione ambientale dell’Unione dei Comuni della Bassa Romagna, in collaborazione con il Centro di educazione alla sostenibilità (Ceas) della Bassa Romagna.
Per ulteriori informazioni sulla campagna informativa, scrivere a ambiente@unione.labassaromagna.it.