Un’opportunità di reinserimento trasformata in un’occasione per delinquere. È quanto emerge dal caso di un cittadino albanese di 34 anni arrestato dalla polizia a Imola per detenzione di sostanze stupefacenti destinate allo spaccio e possesso di banconote false.
L’uomo, in regime di semilibertà, aveva ottenuto il permesso di lavorare di giorno a Imola come addetto alle pulizie in un’azienda situata in centro storico, per poi rientrare in carcere la sera. Tuttavia, invece di svolgere le mansioni previste, avrebbe avviato una redditizia attività di spaccio.
Gli agenti del commissariato di via Mazzini lo monitoravano da tempo, insospettiti da alcune anomalie: l’ambiente in cui lavorava era privo delle attrezzature necessarie per la pulizia e il viavai di persone all’interno dell’edificio era sempre più evidente.
Mercoledì scorso, 5 marzo, la polizia ha effettuato una perquisizione sul posto di lavoro, rinvenendo 31 grammi di cocaina nascosti all’interno di un rotolo di carta assorbente. Le indagini si sono poi estese all’abitazione della compagna imolese dell’uomo, dove, all’interno di uno zaino a lui riconducibile, sono stati scoperti 460 euro in banconote contraffatte.
Il 34enne è stato immediatamente arrestato e trasferito in carcere a Bologna, mentre il giudice ha revocato la sua misura alternativa alla detenzione con una sentenza emessa in direttissima.
Polizia/ In semilibertà per fare le pulizie, spacciava cocaina sul posto di lavoro

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