Il rap si impara partendo da metrica, rime ed esecuzione

di Riccardo Olmi

La musica rap è indubbiamente legata a tematiche sociali e un mezzo molto potente che gli MC hanno sempre utilizzato per parlare della loro condizione.
Proprio questa disciplina dell’hip hop è stata scelta come strumento per un nuovo laboratorio musicale promosso dal Comune di Lugo. Per quattro lunedì consecutivi fino al 7 aprile l’associazione “Il lato oscuro della costa” si occuperà di insegnare ai ragazzi e alle ragazze dai 10 anni in su le basi per far emergere il rapper che è in loro.

Partire dalle basi

Per esprimersi e riuscire a parlare di sé nei propri brani bisogna partire dalle basi: metrica, rime ed esecuzione. Di tutto questo si occupa Albino Nocera, rapper e collaboratore dell’associazione culturale coinvolta nel progetto.

Albino Nocera

«Ciò che faremo con i ragazzi – spiega Albino – è fornirgli nuovi strumenti per esprimere loro stessi, attraverso la creatività e l’emersione emotiva spontanea. Spesso il lavoro parte da un testo scritto da un ragazzo, che diventa la base con cui parlare dei rudimenti del rap. In particolare insegno come andare a tempo, come utilizzare in modo creativo le rime e come scrivere creando immagini che possano far immedesimare meglio chi ascolta».

Il luogo giusto per i giovani

In questo laboratorio il rap permette ai ragazzi di condividere dei luoghi come spazi di crescita personale e di aggregazione. Il luogo in cui si svolge sono i locali dell’ex centro sociale di Villa San Martino di Lugo, rimasti inutilizzati dal periodo della pandemia. Il luogo è ideale per ospitare questa iniziativa grazie anche alla vicinanza fisica con il Cefal, il Centro europeo per la formazione e l’addestramento dei lavoratori. La riqualificazione culturale di questo luogo e il lavoro fatto sulla creatività e la consapevolezza dei giovani si integra infatti perfettamente con l’offerta formativa del Centro.
Altre edizioni di questo laboratorio sono state fatte dall’associazione al centro giovanile Cisim di Lido Adriano, che è diventato un punto di riferimento in provincia di Ravenna e non solo.

Dai brani emerge il loro quotidiano

Durante i cinque appuntamenti previsti per il laboratorio di Villa San Martino, Albino prevede di riuscire a realizzare un brano per ogni ragazzo iscritto e, se la proposta piacerà ai ragazzi, scrivere ed eseguire un pezzo collettivo. «Ovviamente – spiega – lavorando con adolescenti parto sempre cercando di capire le potenzialità di ogni individuo del gruppo».
Il rap è sempre stato un linguaggio di denuncia sociale e politica che oggi come ieri è in grado di esprimere artisticamente le emozioni e le frustrazioni di ogni comunità anche di chi sta iniziando a cercare il suo posto.
«Dai testi che i ragazzi mi hanno presentato durante il primo incontro emerge il loro quotidiano, spesso parlano di scuola, della famiglia e degli amici e in generale di come si sentono iniziando a delineare la loro storia personale».
Il rap quindi diventa uno strumento educativo versatile che consente ai ragazzi di esprimersi utilizzando la musica come interprete.

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