Il lavoro come mezzo di realizzazione personale, anche dopo il trauma

All’ospedale di Montecatone dal 2019 esiste un servizio di orientamento e collocamento al lavoro per le persone con disabilità. 

Da oggi, dopo la firma della convenzione da parte dell’assessore regionale al Lavoro, Giovanni Paglia, del direttore dell’Agenzia per il lavoro dell’Emilia-Romagna, Paolo Iannini, e del commissario straordinario del Montecatone Rehabilitation Institute, Mario Tubertini, la collaborazione ha anche una veste formale e potrà essere potenziata.
L’accordo sancisce il riconoscimento del lavoro come tappa fondamentale nella costruzione del proprio progetto di vita. Un percorso che per le persone con disabilità è spesso pieno di ostacoli, ma che rappresenta anche uno dei fattori più importanti di inclusione sociale e realizzazione personale.

L’importanza del lavoro

Per le persone colpite da lesioni midollari o cerebrali ricoverate a Montecatone la degenza è naturalmente prima di tutto rivolta al recupero di salute e autonomia. In un secondo momento diventa però fondamentale l’inserimento, o il reinserimento, nel mondo del lavoro. Da questa considerazione ha preso piede il progetto che l’Agenzia regionale per il lavoro dell’Emilia-Romagna ha portato avanti assieme al Montecatone Rehabilitation Institute. 

L’Istituto di Montecatone accoglie pazienti con gravi patologie, rappresentando un importante riferimento sul territorio nazionale. Nel corso del 2024 i pazienti in degenza sono stati 707. Il 60%, proveniva da fuori regione. Per il trattamento in day hospital i pazienti di Montecatone sono stati 677, il 60% proveniente dall’Emilia-Romagna.

Per l’inserimento nel mondo del lavoro, le persone con disabilità possono usufruire del servizio di collocamento mirato in luoghi di lavoro privati e pubblici, istituito con la legge nazionale 68/1999. Il servizio è gestito dall’Agenzia regionale per il lavoro attraverso i centri per l’impiego e gli uffici per il collocamento mirato.

Come funziona

Dal 2019 sono stati organizzati oltre 15 incontri dedicati all’orientamento al lavoro che hanno visto il coinvolgimento di 110 persone con disabilità.

Dopo un primo colloquio informativo e di orientamento, le persone possono partecipare a percorsi mirati per l’inserimento professionale (corsi di formazione e tirocini), essere segnalate alle aziende che per legge sono tenute ad assumere una quota di lavoratori e lavoratrici con disabilità, candidarsi alle offerte di lavoro riservate agli iscritti e alle iscritte al collocamento mirato e partecipare alle chiamate pubbliche per offerte di lavoro.

La convenzione sostiene anche lo scambio e il confronto su buone prassi e metodologie di lavoro tra gli operatori impegnati nel processo di inserimento o reinserimento lavorativo. 

L’obiettivo è riconquistare la massima autonomia

«Nell’ottica di una riabilitazione che coinvolga tutti gli aspetti della vita, l’attività lavorativa, sia quella precedente al trauma o una nuova occupazione, costituisce un elemento centrale – sottolinea il commissario Tubertini -. Formalizzare questa partnership ci consente di integrare il supporto che offriamo con le competenze specifiche dell’Agenzia. Un approccio che si inserisce nella nostra visione di riabilitazione globale, dove il lavoro multidisciplinare dello staff – dai medici specialisti ai terapisti occupazionali, dagli assistenti sociali agli psicologi – si arricchisce costantemente grazie alle sinergie con i partner del territorio».
«L’obiettivo è chiaro – prosegue Tubertini -: permettere alle persone che assistiamo di riconquistare, tramite percorsi personalizzati e l’utilizzo delle più moderne tecnologie riabilitative, la massima autonomia possibile in tutti gli ambiti della vita, incluso quello professionale».

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