Post alluvione/ Accordo con la Guardia di finanza per vigilare sui fondi destinati alla ricostruzione

Il Comune di Imola e il Comando provinciale della Guardia di finanza di Bologna hanno firmato un protocollo d’intesa per monitorare e prevenire eventuali abusi nell’assegnazione delle risorse destinate alla ricostruzione post-alluvione in Emilia-Romagna.

L’accordo prevede un flusso costante di informazioni tra il Comune e le Fiamme gialle, consentendo di verificare l’impiego dei fondi erogati dal Commissario straordinario per la ricostruzione. L’obiettivo è garantire che ogni euro speso venga utilizzato in modo corretto e trasparente, evitando frodi e irregolarità.

In particolare, il protocollo rafforza i controlli sulle opere pubbliche finanziate, assicurandosi che i contributi vengano assegnati e utilizzati secondo le norme stabilite. Il Comune di Imola fornirà periodicamente alla Guardia di finanza un elenco dettagliato degli interventi finanziati, con informazioni sui progetti, le aziende coinvolte e lo stato di avanzamento dei lavori. Inoltre, potrà segnalare eventuali situazioni sospette che necessitano di approfondimenti.

L’accordo resterà in vigore fino al 31 dicembre 2026, con la possibilità di eventuali aggiornamenti o integrazioni future.

L’iniziativa si inserisce in un quadro più ampio di collaborazione istituzionale per garantire l’efficienza e la legalità nell’uso dei fondi pubblici.

La dichiarazione del sindaco di Imola, Marco Panieri:

«Con la sottoscrizione di questo protocollo rafforziamo ulteriormente il nostro impegno per garantire la massima trasparenza, legalità e correttezza nell’utilizzo delle risorse pubbliche destinate alla ricostruzione post alluvione.. Ringrazio il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Bologna per la disponibilità e la collaborazione istituzionale che consente di unire le forze nella tutela degli investimenti fondamentali per la sicurezza e il futuro del nostro territorio, come già era stato fatto nel 2022 in occasione dei fondi legati al Pnrr. Questo accordo è un ulteriore segnale concreto di attenzione verso le nostre comunità, che meritano interventi efficaci, tempestivi e monitorati con rigore».

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