I Cut e Le Ossa, due progetti con un denominatore comune: Carlo Masu

di Riccardo Olmi

Questa settimana Arterie ospita un artista con due progetti musicali. Si tratta di Carlo Masu e i due progetti sono i Cut e Le Ossa.

Siamo negli anni ’90 e Carlo arriva dalla Sardegna in una Bologna accogliente, cuore pulsante di avanguardie culturali che nascono soprattutto nell’ambiente universitario.

30 anni di Cut

Elena Skoko (voce e percussioni), Ferruccio Quercetti (chitarra e voce), Carlo Masu (chitarra e voce), Luisella Matricardi (chitarra) e Daniele Pala (batteria) fondano nel 1996 i Cut, un gruppo caratterizzato da sonorità garage-punk e noise.

Quasi 30 anni di storia musicale racchiusa in sette album che descrivono la passione artistica di Carlo e dei suoi compagni di strada. Oggi i Cut sono solo tre: Carlo, Ferruccio e Antonio “Tony Booza” Ritucci (batteria) e continuano a portare sui palchi italiani ed esteri un punk di denuncia, non politico, ma che spazia nella dimensione culturale e sociale.

«Nei testi dei Cut il nostro sguardo sul sociale è approfondito ed intenso ma non facciamo di certo combat-rock, nonostante i Clash siano stati indubbiamente una fonte importante di ispirazione».

I Cut sono indubbiamente una live band che rivela completamente sul palco la sua potenza tecnica ed artistica.

«Non abbiamo un basso nella nostra formazione, quindi ho lavorato sul suono della mia chitarra, adattando anche il mio modo di suonare. A differenza di molti colleghi chitarristi che possiedono tante chitarre, io suono ancora la mia vecchia Fender Bullet, uno strumento dal timbro molto squillante. Sul palco la collego ad un amplificatore da basso, per coprire molte più frequenze gravi ma allo stesso tempo per mantenere la vividezza del suono».

Questa band vanta ben 15 tour in Inghilterra e Scozia e uno negli Stati Uniti, dove è stato registrato il loro quinto album, “Annihilation Road”.

«All’estero, il pubblico è diverso: sono curiosi e spontanei; spesso ci è capitato di suonare davanti a persone che non avevano mai sentito i nostri pezzi, e negli anni si è formata una piccola fanbase che data dopo data, da Liverpool a Manchester, ci seguiva in tour».

L’anno prossimo i Cut festeggeranno dunque il loro 30° compleanno con un mini-tour in Italia, Uk ed Europa. Il loro progetto prevede l’uscita della ristampa di quello che Carlo definisce «l’album perduto dei Cut».

«”Bear Bones”, il nostro terzo album, ha avuto una storia molto complicata. La nostra etichetta, la Gamma Pop, ebbe una diatriba con il distributore del disco, una succursale della Sony. Per questo, tutte le copie fisiche rimaste dell’album, dopo soli due mesi dall’uscita nei negozi, vennero macerate. Pensiamo che sia arrivato il momento di dare una seconda occasione a questo disco. Un altro progetto che realizzeremo presto sarà una raccolta dei brani che non abbiamo mai inserito negli album precedenti».

Le Ossa e i disastri dell’amore

Carlo Masu e Le Ossa sono il progetto più intimistico e “maturo” dell’ospite di questo numero di Arterie. Un solo album all’attivo, “Ombre di un corpo estraneo”, uscito nel 2021, che raccoglie gli appunti sonori che Carlo ha accumulato nel tempo.

«Questo disco racconta dei “disastri dell’amore”, i brani rielaborano le emozioni contrastanti di un sentimento che può spaziare dall’euforia alla disperazione».

Le Ossa sono: Mariagiulia Degli Amori (batteria, voce, percussioni) Beppe Randazzo (basso), Federico Festino (tastiere, chitarra, percussioni e voce) e Carlo (chitarra e voce).

Nel loro suono si fondono diverse influenze che si incontrano in quello che loro definiscono «blues esistenziale», sicuramente sperimentale, in una ricerca continua di equilibrio «tra cervello e viscere».

Due brani di “Ombre di un corpo estraneo” sono diventati due video musicali: “Un’assoluta resistenza” è tratto dal loro live al Locomotiv club di Bologna, nell’agosto del 2021, mentre “Il mondo che brucia” ha una regia e una post produzione narrativa.

I due progetti proseguono insieme ma con tempi diversi: Le Ossa stanno componendo nuovi brani mentre i Cut stanno programmando i prossimi live. Due progetti artistici, quelli di Carlo, che nel tempo sono stati in grado di viaggiare come due rette parallele, capaci di intersecarsi nella musica contro ogni regola geometrica.

Non dimenticate di ascoltare il podcast (lo trovate QUI) realizzato in collaborazione con Emmerreci – Media Radio Castellana. Ci risentiamo in diretta su Emmerreci il mercoledì dalle 20 alle 21 con una nuova band.

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