Cinque lavoratori in nero, violazioni alle norme sulla sicurezza e sanzioni per oltre 100mila euro: è il bilancio di un’operazione condotta dalla Guardia di finanza di Bologna nei cantieri edili del circondario Imolese. Due dei lavoratori irregolari erano inoltre privi del permesso di soggiorno per finalità lavorative. Un’azienda, tra quelle controllate, è risultata sprovvista della “patente a crediti”, requisito di qualificazione professionale obbligatorio introdotto dal decreto di attuazione del Pnrr del marzo 2024.
L’operazione, frutto di un’attenta attività di intelligence della Compagnia di Imola e svolta in collaborazione con l’Ispettorato del lavoro di Bologna e l’Ausl di Imola, ha interessato tre cantieri e otto aziende, con la verifica della posizione di 14 lavoratori.
Oltre al lavoro irregolare, sono emerse gravi violazioni in materia di sicurezza sul lavoro: attrezzature non conformi (tra cui utensili elettrici da taglio e scale portatili) e un impianto elettrico di cantiere fuori norma. Per queste infrazioni sono stati emessi tre provvedimenti di sospensione delle attività nei cantieri coinvolti.
L’operazione rientra tra le attività della Guardia di finanza nella lotta allo sfruttamento lavorativo, una piaga che sottrae risorse all’erario, mette a rischio la salute dei lavoratori e mina la concorrenza leale tra le imprese.