Come è consuetudine, la Giornata nazionale della donazione e del trapianto di organi e tessuti, celebrata l’11 aprile, è l’occasione per fare un bilancio e per riflettere sull’importanza di questo gesto che salva vite, restituisce speranza alle famiglie e migliora la qualità della vita di chi ne beneficia.
In Emilia-Romagna nel 2024 sono stati superati i 500 organi trapiantati, esattamente 505, derivati da 335 donatori (in lieve aumento rispetto all’anno precedente). I donatori effettivamente utilizzati sono stati 202, in leggera flessione rispetto all’anno precedente, ma comunque sopra quota 200 per il terzo anno consecutivo.
La nostra regione conferma la sua forte attrattività anche in questo ambito sanitario di altissima specializzazione: oltre il 40% dei pazienti trapiantati proviene da fuori regione, così come una gran parte delle persone in lista d’attesa per trapianto.
Anche in virtù di questa attrattività, al 31 marzo 2025 erano 1.520 i pazienti in lista d’attesa per trapianto: in particolare, 75 cuore (27 da fuori regione), 27 polmone (20 da fuori regione), 148 fegato (55 da fuori regione), 1.262 rene (648 da fuori regione), 6 pancreas, 2 intestino.

La rete regionale
Da Piacenza a Rimini sono 23 gli ospedali deputati alla segnalazione di donatori di organi e tessuti e cellule. Sono invece 3 i centri per le attività di trapianto d’organo: l’Azienda ospedaliero universitaria di Parma, che si occupa di trapianti di rene e rene-pancreas, quella di Modena, specializzata in fegato e rene, e quella di Bologna, dove vengono effettuati trapianti di rene, rene-pancreas, cuore, fegato, polmone, intestino e multiviscerali.
L’Emilia-Romagna ha una percentuale di consensi al trapianto pari 66,5% e l’astensione è al 39,90%, contro una media nazionale del 64,5% di sì e del 41,8% di astenuti.
I dati dell’Ausl di Imola
Nel 2024 nell’Ausl di Imola i donatori di cornee sono stati 33, con 65 cornee bancate, contro i 19 donatori del 2023. Le donazioni di organi e tessuti sono aumentate passando dai 3 accertamenti di morte encefalica del 2023, con una donazione di organi e tessuti e un donatore multitessuto, ai 6 accertamenti di morte encefalica del 2024, di cui 4 donazioni di organi e tessuti e un donatore multitessuto.
Anche i percorsi di donazione da donatore vivente hanno visto dei progressi. Nel 2024, si contano 23 donazioni di sangue cordonale, a fronte delle 22 del 2023. Per la membrana amniotica, sono state registrate 10 donazioni nel 2024 rispetto alle 8 dell’anno precedente. Le donazioni di epifisi femorale, pur registrando una lieve flessione rispetto alle 25 del 2023, sono state comunque 18, con 9 campioni conservati nella banca degli organi.
Per sensibilizzare maggiormente la cultura della donazione è stato istituito il Comitato aziendale donazioni organi e Tessuti (Cadot) che, insieme alla rete dei Referenti di unità operativa, rappresenta un supporto per la sensibilizzazione e la formazione.
«La donazione e il trapianto di organi e tessuti rientrano nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) e rappresentano un obiettivo prioritario per il Sistema sanitario regionale – ha spiegato Igor Bacchilega, direttore dell’Unità operativa complessa di Anestesia e rianimazione -. L’Azienda Usl di Imola intende continuare a promuovere questo gesto di straordinaria generosità che ha il potere di trasformare vite, restituendo speranza a famiglie e migliorando la qualità della vita di chi ne beneficia».
«In occasione di questa giornata – hanno concluso la dottoressa Federica Damiani, coordinatrice locale per la donazione, e le infermiere dedicate Alessandra Serotti e Raffaella Viale – l’invito è considerare la donazione di organi e tessuti come un’opportunità straordinaria di fare la differenza nella vita degli altri. Donare è scegliere la vita».