Il 9 maggio di 40 anni fa nasceva a Imola la cooperativa A.TL.AS – Avventura, Tempo Libero e Assistenza Sociale, da cui nel tempo è nato il consorzio sociale Solco Imola, oggi Solco Civitas, realtà attiva nell’intera area metropolitana di Bologna con cooperative operanti nei diversi distretti.
Come ricordano dalla palazzina che un tempo a Imola era la scuola Villa Clelia e oggi è l’headquarter del gruppo, quella giocata nel maggio del 1985 fu «una scommessa coraggiosa», nata da un gruppo di giovani dell’associazionismo scout cattolico, che prima ancora della legge 381 sulla cooperazione sociale (emanata nel 1991) «volle dare forma a un’idea pionieristica: fare del lavoro educativo e sociale uno strumento di comunità, di giustizia, di prossimità. Nel cuore della Romagna, nasceva così un’impresa sociale diversa: partecipata, non verticale, fondata su una logica sussidiaria e cooperativa, capace di mettere al centro le persone più fragili e di costruire percorsi condivisi tra lavoratori, volontari, utenti e territorio».
Si amplia il raggio d’azione
Dalle prime attività con minori, adolescenti, disabili e, in seguito alla riforma Basaglia, con ex-degenti dell’ospedale psichiatrico Osservanza, A.TL.AS ha progressivamente ampliato il proprio raggio d’azione. Nel 1996, con la nascita del Consorzio Solco Imola, si avvia un percorso di rete con altre tre cooperative sociali del territorio (Ida Poli, Imola Solidarietà e Giovani Rilegatori), con l’obiettivo di unire le forze, migliorare l’offerta dei servizi e creare un interlocutore credibile e radicato nel tessuto locale.
Nel 2011 il Consorzio Solco Imola diventa Gruppo Cooperativo Sociale, con un ruolo di coordinamento e direzione strategica delle imprese aderenti. Nel 2020, la fusione tra Solco Imola e Solco Insieme Bologna dà vita al Gruppo Solco Civitas che opera su tutto il territorio metropolitano bolognese.
Solco Civitas oggi
Oggi Solco Civitas è un punto di riferimento del welfare di prossimità, con 5 cooperative sociali, circa 900 dipendenti, 600 soci, un valore della produzione annuo di circa 30 milioni di euro, e un patrimonio netto vicino agli 8 milioni. I suoi servizi (educativi, assistenziali, sociosanitari, di inserimento lavorativo) raggiungono oltre 14mila persone direttamente e oltre 50mila considerando famiglie e reti di supporto.
Un’evoluzione «che ha saputo conservare il legame con le comunità locali – sottolineano da Solco – senza perdere di vista l’orizzonte del cambiamento. Una crescita che non ha mai tradito le radici».
La dichiarazione di Luca Dal Pozzo, presidente del Gruppo Cooperativo Solco Civitas e tra i fondatori della cooperativa:
«Festeggiare 40 anni non è solo guardare al passato, ma rilanciare l’impegno per il futuro. Oggi più che mai, nel contesto di un welfare in trasformazione, la cooperazione sociale deve essere protagonista: capace di innovare, di aggregare, di rimanere vicina alle comunità. Il nostro punto di forza è la presenza nei territori: conosciamo i bisogni, viviamo le relazioni, costruiamo soluzioni insieme ai cittadini, ai servizi pubblici, al mondo del volontariato. Per i prossimi anni vogliamo rafforzare questa prossimità, continuando a essere non solo promotori ed erogatori di servizi, ma costruttori di legami, generatori di fiducia e sviluppo umano. L’Emilia-Romagna ha bisogno di cooperative sociali forti, autonome, radicate e solidali. Noi ci siamo, con la forza di 40 anni di esperienza e lo sguardo puntato sul domani, consapevoli che solo con il lavoro di rete è possibile rimanere al fianco dei cittadini e delle cittadine».
Grazie per l’informazione prodotta. E’ con cittadini consapevoli che nasce fiducia nella possibilità di fare socialità e rete. L’operazione è strategica per mantenere alto e di esempio il sistema di sostegno alle persone. Molto c’è da fare. Congratulazioni a Luca Dal Pozzo.