Generazioni a confronto con le forme della narrazione

Si chiama “Generazioni a confronto – Forme del narrare in movimento” la nuova rassegna organizzata dallo scrittore imolese Andrea Pagani. Quattro appuntamenti, tutti i giovedì sera a partire dal 15 maggio alla sala Mazzanti di piazza Matteotti, organizzati seguendo un motivo conduttore. L’idea, come spiega lo stesso Pagani nella presentazione che segue scritta per il nostro giornale, è fare dialogare giovani scrittori con autori più affermati, in un confronto che sia la prova della dinamicità e della continua evoluzione della scrittura, delle forme e dei generi letterari.

di Andrea Pagani

Uno degli equivoci culturali in cui si può incorrere più di frequente è quello di ritenere che i generi letterari siano forme congelate, imbalsamate, irregimentate in etichette e definizioni confezionate, e che, soprattutto, i libri si riescano a ricondurre con agilità ad un genere esatto, secondo canoni e griglie immobili.
Non è così.
Ogni libro è un cantiere in movimento, un crocevia di ispirazioni e suggestioni, un serbatoio incandescente di sperimentazioni, influenze, incantesimi (talvolta persino di plagi), per cui con estrema difficoltà un romanzo si può ancorare ad una formula statica o, peggio ancora, illudersi che quel genere non si trasformi nel tempo.
I generi letterari sono creature in movimento. Esperienze intellettuali ed umane in continua trasformazione. Il cosiddetto poema cavalleresco di Luigi Pulci “Morgante maggiore” è tutta un’altra cosa dai suoi discendenti “Orlando innamorato” di Boiardo e “Orlando furioso” di Ariosto, così come i romanzi gotici della tradizione di Horace Walpole, Clara Reeve, Bram Stoker, Ann Radcliffe, Mary Shelley, sono ben diversi dagli eredi contemporanei di Stephen King e Anne Rice.
Cosa cambia?
Ovviamente il contesto storico, sociale e politico, ma anche la sensibilità dell’autore, la sua formazione, le sue esperienze e il riverbero che esse hanno avuto nel suo cuore.
Questa è stata la suggestione da cui ci siamo mossi per mettere in piedi la nuova rassegna letteraria della Galleria della Fondazione di Imola: cercare di rappresentare il movimento di un genere letterario. Come una forma di scrittura si possa evolvere, trasformare, declinare in sfumature difformi a seconda della personalità di uno scrittore o di una scrittrice.
Abbiamo così esplorato nel panorama letterario contemporaneo, fra i romanzi freschi di stampa, di autori giovani e meno giovani, quali ricerche narrative potessero essere più emblematiche di questo movimento di generi, e abbiamo così concepito l’idea di fare dialogare, in una forma vivace e aperta al pubblico, voci di diverse generazioni: scrittori già autorevoli, affermati, con una poetica definita, e giovani scrittori esordienti, al loro ingresso nel mondo editoriale.
Crediamo possa essere una fotografia utile (non di certo definitiva, e neppure istituzionale, ma di certo stimolante) per sviluppare una riflessione.
Del resto, la formula stessa del dibattito fra due o più autori, che non presentano in modo cattedratico il proprio libro ma che si confrontano coi propri colleghi, è già un avvio di originalità, di movimento: un’arte del ragionare e di misurarsi con l’altro.
In definitiva, sarà un’occasione per riconoscere, ancora una volta, come la letteratura abbia un enorme potere evocativo: sia un affascinante riflesso della nostra esistenza, del nostro modo di leggere il mondo, di crescere e maturare.

© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Anche su desktop, la tua esperienza sempre a portata di click!