Si erano appartati all’ingresso del parcheggio sotterraneo del mercato ortofrutticolo di Imola, e lì li hanno sorpresi gli agenti della Polizia di Stato di Imola, in inequivocabili atteggiamenti intimi. Lei, 23 anni, originaria della Romania ma senza fissa dimora, lui, imolese, di 78 anni.
Non si trattava di una improvvisa e incontenibile passione ma del tentativo di derubare l’uomo, andato in fumo proprio grazie all’arrivo delle forze dell’ordine. Addosso alla ragazza, nascosto sotto gli indumenti, gli agenti hanno infatti recuperato il telefono appena sottratto al 78enne.
Ad agire era una banda. Assieme alla giovane adescatrice operavano infatti altre due donne, una delle quali minorenne, che facevano da palo all’imbocco delle scale che scendono dal mercato. Poco prima tutte e tre erano state notate mentre per le vie della città tentavano l’approccio con altri uomini, in prevalenza anziani.
Un complice le accompagnava un po’ distante e al momento in cui la vittima era stata individuata si era allontanato in direzione del parcheggio dell’Osservanza.
Gli agenti in servizio in abiti borghesi lo hanno raggiunto, ma alla richiesta di mostrare i documenti li ha strattonati e si è dato alla fuga. Dopo un breve inseguimento, ai suoi polsi sono però scattate le manette. Un secondo uomo attendeva in auto. A bordo, ben occultati, gli agenti del commissariato di via Mazzini hanno trovato diversi oggetti di valore: due orologi, un Rolex e un Cartier, entrambi originali, e borsette di marca, sulla cui originalità però sono in corso gli accertamenti.
La 23enne è stata arrestata e le due complici denunciate, tutte per furto aggravato in concorso. I due uomini, entrambi del 2003, sono stati denunciati uno per ricettazione e l’altro, quello che ha tentato la fuga, per resistenza a pubblico ufficiale.