Da Firenze a Faenza con la Cento chilometri del Passatore

di Milena Monti

Da Firenze a Faenza, lungo il percorso della Cento chilometri del Passatore, sono ufficialmente 100 chilometri. Cento chilometri omologati dalla Final (Federazione italiana di atletica leggera) che attraversano un valico appenninico (il passo della Colla di Basaglia, 913 metri sul livello del mare), due regioni e sei comuni. In ordine di percorso: Firenze, Fiesole, Borgo San Lorenzo, Marradi, Brisighella e infine Faenza.

Sul percorso sono disseminati 700 volontari

Lungo tutti e 100 i chilometri, che si dipanano su strade statali e provinciali, la macchina operativa gestita dagli organizzatori della corsa, l’Asd 100 Chilometri del Passatore, comprende una fitta regia di intrecci finemente strutturati per l’assistenza e la sicurezza dei numerosi corridori della Cento (quest’anno per la cinquantesima edizione gli iscritti sono 3.500, un record!). Ogni anno, infatti, sono numerosi gli incontri che la Asd ha con i sindaci e gli assessori di tutti i comuni “del Passatore”. Grazie a questa stretta collaborazione, sono tantissime le associazioni di volontariato e i servizi sanitari e di polizia che prestano servizio per La Cento: complessivamente si tratta di circa 700 volontari per 21 punti ristoro, 18 punti sanitari e 12 punti massaggio.

Secondo il regolamento della corsa, infatti, gli atleti non possono avere alcun veicolo al seguito così come non possono ricevere alcuna assistenza al di fuori delle aree autorizzate, fatta eccezione per trattamenti medici imprevisti. Oltre ai punti ristoro, che si trovano ogni 5 chilometri circa e sono gratuiti oltre che presidiati h24 e attrezzati anche per celiaci, è prevista assistenza medica in 20 località lungo tutto il percorso più 8 postazioni dedicate ai massaggi. Anche le indicazioni stradali per il percorso del Passatore sono ogni 5 chilometri.

Il villaggio del podista, il chip, la sicurezza in strada

Quanto alla logistica, sono previsti il servizio di recupero e trasporto dei corridori ritirati così come il trasporto degli indumenti dei concorrenti fino alla tappa intermedia di Casaglia (km 53) e fino a Faenza, dove sono anche disponibili navette per il servizio di docce e spogliatoi presso il PalaBubani (qui gli atleti potranno anche riposare nelle gradinate allestite). Alla partenza, invece, la Asd organizza un vero e proprio “villaggio del podista” con spazio e servizi a disposizione dei partecipanti così da evitare quella che potrebbe sembrare una “invasione” di atleti nella centralissima piazza Duomo fiorentina, sempre frequentata da molti turisti oltre che dagli stessi fiorentini.

Per motivi di regolamento ma anche per la loro sicurezza, i corridori sono dotati di chip per il rilevamento; di notte devono indossare fascette rifrangenti o avere la pila elettrica accesa, regola su cui vigilano le forze dell’ordine, così come sui divieti di sosta in punti critici del percorso (così come sul divieto di attraversamento della linea ferroviaria quando le sbarre sono abbassate).

La perfetta organizzazione della Cento chilometri del Passatore punta ad evitare imprevisti lungo un percorso vasto e vario.
La Asd organizzatrice si dice soddisfatta del lavoro fatto proprio perché ad oggi non si sono registrati problemi di alcun tipo, cosa che ci si augura anche per i prossimi cinquant’anni di manifestazione.

All’arrivo a Faenza, la cinquantesima edizione della Cento sarà una festa ancora più grande di quanto lo sia ogni anno. Per l’occasione infatti il programma di eventi connessi al Passatore si articolerà su tre giorni, dal venerdì alla domenica (il programma lo trovi QUI).

“io c’ero – Mezzo Secolo di Cento 1973-2025”

Fra gli eventi, c’è anche la presentazione del libro “io c’ero – Mezzo Secolo di Cento 1973-2025”, scritto da Alessandro Bucci per Edit Faenza (la presentazione si terrà venerdì alle 18 in piazza del Popolo). Il libro racchiude la storia della Firenze-Faenza dalle le sue origini per arrivare a tutte le anime che hanno composto e che compongono la storica e iconica manifestazione (alcuni degli aneddoti e dei personaggi storici li abbiamo raccontati QUI).
Nel libro, un lungo capitolo è proprio dedicato al volontariato perché, si legge, «la Cento, sin dal 1973, non sarebbe mai esistita senza il supporto dei volontari. Tra le 500 e le 700 unità ogni anno si adoperano per far sì che la Firenze-Faenza possa svolgersi in sicurezza. I volontari si occupano di ristori, assistenza sanitaria e coordinamento logistico. Numerose associazioni, gruppi di amici e singoli cittadini vengono coinvolti durante la manifestazione. Chi vuole partecipare come volontario può contattare l’Asd 100 km del Passatore o le associazioni coinvolte nella Firenze-Faenza. Il contributo di tutte queste persone è essenziale per garantire il successo della gara».

Seguono le interviste a Sante Galassi e Lazzaro Montini, due colonne del volontariato del Passatore, che raccontano i mesi necessari per l’organizzazione dei punti ristoro (si parte tre mesi prima della gara), dei 14 quintali di banane, 2 di mortadella, 120 di acqua (eccetera), delle bevande fresche dove fa caldo e delle bevande calde dove e quando fa fresco (come al passo della Colla e di notte), del grande camion per la distribuzione dei rifornimenti prima della gara nei vari punti ristoro, della collaborazione fra volontari e professionisti retribuiti… e del loro amore per la Cento chilometri del Passatore. Luisa e Francesca Baldi, invece, raccontano le migliaia di pettorali da numerare, come distribuirli senza intoppi, i 4 camion per il trasporto degli indumenti e gli 11 pullman per il trasporto di corridori e volontari da Faenza a Firenze… e l’importanza del lavoro di squadra di quella che di fatto è una grande famiglia.

© Riproduzione riservata

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Anche su desktop, la tua esperienza sempre a portata di click!