Il Premio “Ezio Pirazzini, protagonista di una passione”, dedicato alla memoria dell’indimenticato giornalista sportivo imolese scomparso nel 2010, è diventato una preziosa occasione per far incontrare e interrogare i giovani sull’informazione nel nostro tempo, uno specchio di come il giornalismo parla ai ragazzi e dei modi in cui questi percepiscono il vorticoso caos informativo in cui siamo immersi. Per chi fa il lavoro del giornalista è una finestra da cui guardare i cambiamenti e imparare cosa succede “là fuori”, oltre i cliché e le narrazioni precostituite.
Organizzato dall’Associazione Nazionale atleti Olimpici e Azzurri d’Italia sezione di Imola, insieme al comitato promotore, e giunto alla sua 12esima edizione, quest’anno il Premio Pirazzini ha stimolato la creatività di oltre 600 studenti delle scuole superiori imolesi.
Il tema su cui si sono cimentati era “Giornalismo e sport: a caccia di miti o verità”. La traccia di quest’anno portava a due possibili linee di lavoro per i ragazzi e le ragazze: mettere in evidenza situazioni in cui il giornalismo ha creato contraddizioni e false verità, oppure realizzare una intervista-ritratto originale e avvincente, mettendosi nei panni di un possibile giornalista.
Per la prima volta il concorso si è dovuto confrontare con l’intelligenza artificiale: i singoli elaborati sono stati vagliati da ben quattro differenti app di riconoscimento IA per individuarne ed escluderne l’utilizzo.
Come hanno scritto gli organizzatori, alcune righe possono sintetizzare quel che secondo gli elaborati dei giovani debba essere il giornalismo autentico: «Il giornalista non è un tifoso ma un mediatore critico. Lo sport ha bisogno di eroi, certo. Ma ha ancora più bisogno di verità. Il giornalismo può e deve essere il ponte tra le due cose».
Sono stati citati i casi di giornalisti emblematici, come Brera, Mura e lo stesso Pirazzini che trovò il coraggio di fare un reportage sull’attentato terroristico alle olimpiadi di Monaco del ‘72, come testimonia nel suo libro “Dal rombo rosso al settembre nero” da cui il premio prende avvio.

Ai primi classificati è andato un assegno di 300 euro, ai secondi 200 euro, e ai terzi classificati 100 euro. Inoltre libri, omaggi personalizzati e gadget di Formula Imola, nonché pass per prossime gare del circuito imolese. Complicato è stato il lavoro della giuria per selezionare i tanti lavori meritevoli. Anche in questa edizione sono molti gli ex aequo (l’assegno non viene diviso, ma moltiplicato) e tantissime menzioni a pochi centesimi di punto dal podio. Il giudizio è stato unanime solo nei confronti dei primi classificati assoluti delle due sezioni.
Premiati anche gli insegnanti che si sono distinti in particolar modo: motivatore dell’anno è Gian Luca Poggi (Alberghetti) cui va un’opera in ceramica di Ermes Ricci, che riproduce su un piatto il gilet scozzese in rilievo di Ezio Pirazzini. Poi: Irene Montanari e Maria Grazia Sini del Liceo Linguistico Alessandro da Imola, e Maria Rossella Catalano (Alberghetti).
Infine gli assegni alle scuole che si sono particolarmente distinte. Al dirigente Paolo Nardiello per il Polo Liceale, e al dirigente Marco Macciantelli per l’IIS Alberghetti, 200 euro che in questo caso saranno destinati all’acquisto di materiale multimediale per il laboratorio teatrale di istituto.
Tutti i premiati
Di seguito riportiamo l’elenco completo di tutti gli elaborati premiati, articoli e prodotti multimediali, e delle motivazioni per cui sono stati apprezzati e scelti.
Inoltre, in testa alla homepage del nostro sito (“I video di Quo.d”) e nel nostro canale YouTube pubblicheremo i video premiati e più significativi.
SEZIONE ARTICOLO
1° premio assoluto
LABORATORIO di GIORNALISMO Istituto ALBERGHETTI, Coordinato dal prof. Fabio Rizzoli con la collaborazione del prof. Gian Luca Poggi, coinvolti oltre 60 studenti di varie classi. La modalità di lavoro: – Ricerca di notizie su argomenti sportivi – Uso di A.I. generativa con controllo veridicità/attendibilità delle fonti – Riflessioni personali – Ritirano l’assegno di 300 euro il prof. Rizzoli, Davide Benassi (Telecomunicazioni), Michela Costa (Liceo), Emanuele Di Marzio (Meccanica)
MOTIVAZIONE: Spunti ricchissimi, esempi originali, con analisi in vari campi dello sport. Un archivio di episodi e personaggi, sfide autentiche e citazioni curiose. Olympia di Leni Riefenstahl, un “allarme” sul potere delle immagini, un confronto tra le epigrafi dell’antica Olimpia e le celebrazioni online di oggi, giornalisti al servizio dello sponsor? Il caso Nike e il caso Adidas. Ma anche: Gabriele D’Annunzio e l’influenza sul giornalismo sportivo: letteratura, politica e passione sportiva; Pier Paolo Pasolini e la passione per il Bologna; Umberto Saba e la Triestina: un amore che va oltre il calcio, Giovanni Arpino: Giornalista Sportivo o Scrittore? Eugenio Montale: un interesse sorprendente per lo sport. Amo la corsa perché è poesia. Se la notte sogno, sogno di essere un maratoneta. Ironia e giornalismo sportivo: Gianni Brera e Gianni Rivera: un “Abatino” del calcio milanese. Senna contro Schumacher: realtà o fake news? Come i giornalisti parlano delle Paralimpiadi: di toni e approcci diversi, L’ossessione dei fotogiornalisti per le foto di Michael Schumacher in stato di malattia: una questione etica e di rispetto; Bologna calcio e fascismo: scudetti regalati o vinti? Rugby: Rovigo operaia e Padova nobile. Il ruolo della stampa, l’autodromo di Imola: il tempio della velocità e dell’emozione. Il giornalismo sportivo digitale: velocità senza qualità di informazione? E infine “Tutti “Giornalisti sportivi” sulle piattaforme: Twitter, Facebook e Instagram”.

2° classificato pari merito
Gabriele Grassi – 5EL LINGUISTICO
Un breve stralcio: “Di certo l’anima pura dello sport non si trova sulle prime pagine realizzate per inseguire l’onda mediatica e il sensazionalismo, bensì nelle palestre, nei campetti di periferia e nelle storie dimenticate che meritano di essere raccontate. Un esempio perfetto di professionista che attraverso la sua penna è stato capace di narrare lo sport con uno sguardo acuto e mai banale fu proprio il giornalista imolese Ezio Pirazzini.” Tono personale e appassionato.
Alessandra Nardiello – 2A LICEO SCIENTIFICO VALERIANI
Sport ed eroi moderni: sovrumani, sì, ma a “bassa intensità” : Meno di un battito di ciglia: è questo che ha separato Benedetta Pilato dal bronzo olimpico dei Giochi di Parigi. Straordinaria la prestazione della nuotatrice, frutto di tenacia, dedizione e anni di allenamento. Eppure, non tutti hanno condiviso la commozione della sportiva: Ma ci fa o ci è? sono le parole di Elisa di Francisca. Quarto posto? Non è lei il mito da incoronare, sembrava sentenziare la stampa. Profondità di analisi, specificità culturale, coerenza argomentativi.
3° classificato pari merito
Michela Costa – 3C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Pantani era davvero un grande talento? Il giornalismo e la figura del ciclista, il potere della parola e della persuasione. Analisi approfondita di fonti e citazioni con sovrapposizione di titoli contrastanti, e sempre eccessivi, sensazionalistici
Adele Damiani – 2A AGRARIA SCARABELLI
Spesso il giornalismo sportivo moderno rincorre più lo spettacolo che l’analisi. È più facile scrivere di un gol di Messi che approfondire la storia di chi ha lottato per arrivare alle Olimpiadi da una realtà difficile e poco conosciuta. I giornalisti sportivi hanno in mano una responsabilità enorme: possono ispirare, emozionare, ma anche educare. Prendere in mano un microfono o scrivere un articolo significa scegliere da che parte stare.
Veronica Lambertini e Angela Scopelliti – 4G LINGUISTICO
La memoria sportiva, come il giornalismo, segue delle tendenze. E se non sei costantemente sotto i riflettori, rischi di scomparire. Il focus per i giornalisti non dovrebbe essere quello di influenzare il lettore, ma indagare, raccontando e ricercando la verità. Seguono molti esempi, Gianni Mura che ha combattuto contro i miti nel calcio, Marco Pastonesi, noto per la sua attenzione agli sport “minori”, Stefano Vegliani, che non ha mai perso l’interesse per le Paralimpiadi e lo stesso Ezio Pirazzini, che trovò il coraggio di fare un reportage sull’attentato terroristico alle olimpiadi di Monaco del ‘72.
Kevin Mazzolani IIS F. Alberghetti – 2C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Lo sport è da sempre molto più di una competizione. E’ spettacolo, emozione, agonismo, passione, ma anche fama, business e ha creato negli anni dei veri miti e idoli. Ciò che leggiamo è la verità o una realtà falsata per far notizia e far nascere un fuoriclasse? Il caso del tennista tennista Andre Agassi, un fuoriclasse imbattibile che ha fatto conoscere in una autobiografia i suoi veri lati oscuri. Un’idea centrale illustrata da un esempio potente.
Elisa Testa e Amelia Karkusinska – 3E LICEO ALESSANDRO DA IMOLA
Il confine sfumato del giornalismo sportivo: analisi di testate storiche e di giornalisti pronti alle accuse: Sotto la lente il caso di Jannik Sinner, e le squadre italiane di calcio. Il giornalismo sportivo, in un’era in cui l’informazione è sempre più un prodotto da vendere, si trova di fronte a un dilemma etico: quanto della narrazione sportiva è davvero obiettiva, e quanto è influenzata dal marketing e dalle necessità commerciali?
MENZIONI SPECIALI sezione articolo
Ronchi Silvia – 1A LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
L’uomo che ha cambiato le regole…senza giocare secondo le regole, Allen Iverson: un talento sprecato o un talento che sfida tutto? Ha cambiato la cultura NBA, ha ispirato milioni di ragazzi a non nascondersi e infine, ha dimostrato che essere sé stessi, anche se scomodi, è potenza pura.
Corigliano Alessandro – 1A LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Più di un pilota, una presenza: Lewis Hamilton, non solo un pilota, ma uno che faceva sembrare il mondo un po’ più veloce, anche a uno come me, che lo sport non l’ha mai capito del tutto.
Gratis Nicole – 1C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Raccontare davvero. Dare voce a una storia che sia capace di toccare il cuore delle persone, che parli anche di paura, di fatica, di fragilità. Perché spesso la vera grandezza di un atleta non sta solo nel talento, ma nella forza con cui affronta il dolore, nella capacità di rialzarsi, nella sua umanità.
Montroni Giulia – 1C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Barry Bonds: Quando chi scrive può decidere la storia. Dalla storia perfetta allo scandalo, dal cuore dei tifosi alla delusione, senza sfumature.
Morara Riccardo – 2C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Michael Jordan: il mito tra verità e racconto. Il vero giornalismo sportivo non dovrebbe creare superuomini, ma raccontare gli uomini dietro il numero sulla maglia. Solo così possiamo imparare qualcosa di vero e magari sentirli un po’ più vicini a noi. Perché in fondo, anche noi, ogni tanto, vorremmo sentirci capaci di qualcosa di grande.
Albano Lorenzo –2C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Gli eroi fuori e dentro il campo, la “nuova stella” di Lamine Yamal e lo scandalo della fidanzata anche lo ha tradito
Cian Nicole – 2C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Il numero 7. Dalla cabala a George Best, genio e sregolatezza: insegna che il talento non basta
Ciavolella Laerte – 2C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
La storia di Gino Bartali, riscoperta sotto nuova luce, focalizzandosi sul lato più profondo, più umano. La stampa può trascurare, minimizzare e dimenticare ma anche riscoprire e rendere giustizia delle azioni compiute.
Tahir Laiba – 2C LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Una gara di Formula Uno vissuta per caso, attraverso il tifo del fratello. L’occasione per approfondire la figura di Niki Lauda, un uomo a cui non interessava piacere alla gente, ma solo dare il massimo in gara. Eppure è diventato leggenda.
Sgarbi Riccardo – 2ATM ITI ALBERGHETTI
Marco Pantani, il MITO. Marco Pantani il DOPATO. La doppia faccia di un atleta, tra titoli contrastanti che ricostruiscono il clima mediatico di un’epoca breve, dall’esaltazione alla parabola discendente, un giudizio tagliente e definitivo.
Zappi Christian – 2CTL ITI ALBERGHETTI
Cheese Rolling: Esteban Velmore il giovane-vecchio campione. un terreno bagnato e la combinazione di eccitazione e poco controllo dello stato della collina lo portarono alla sua fine. non riuscì a prendere il Double Gloucester e, al suo posto, inabile di frenare, si schiantò contro un albero che lo colpì alla nuca. Un colpo funesto che fece arrivare l’ambulanza di corsa, portando Velmore in terapia, dalla quale non uscì, dato che, per via del luogo lontano, si pensa che l’ambulanza non fosse abbastanza veloce per ricoverarlo. Dal giorno della sua morte, in ogni competizione sarà presente un’ambulanza.
Lina Lazzerini – 5ATM ITI ALBERGHETTI
Il lato nascosto dello sport, la prima pagina di un finto tabloid parte dalla costruzione dell’immagine perfetta, fino a quando l’immagine crolla. L’esempio di Matteo Lorusso, da campione perfetto a esempio da non imitare. Ma un errore non può cancellare tutto.
Tatababei Sayyed Pedram – 2CTL ITI ALBERGHETTI
In dieci righe, l’essenza del quesito. Talento, gloria, e poi il baratro. Una carriera all’apice, milioni di euro, tifosi in delirio. Poi il silenzio. E il vuoto. La storia di alcuni calciatori non finisce con l’ultima partita, ma con una lenta discesa nell’ombra.
Sghaier Mohamed Amir – 2CTL ITI ALBERGHETTI
Oggi lo sport non è solo gare, gol e medaglie. È diventato anche un racconto, pieno di emozioni e storie da ricordare. Ma a volte, queste storie non sono del tutto vere. Dalle Olimpiadi di Berlino usate per la grandezza della Germania, alle nuove piattaforme, TikTok, Instagram, YouTube. E lo sport paralimpico, spesso raccontato come qualcosa di “speciale” solo per fare effetto, invece di essere trattato con normalità e competenza.
Letizia Bernabei – 3H SIA ISTITUTO PAOLINI
Dietro la grazia e la perfezione: la realtà nascosta della ginnastica ritmica: non raccontare sol l’esteriorità.
Giordani Francesca e Heddate Marwa – 3E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Ayrton Senna, icona di formula 1 o di pettegolezzi? John Feinstein offre un esempio elegante di come lo sport possa rappresentare un’arma a doppio taglio: riesce ad offuscare i meriti di un atleta e ridurlo alla bramosia del pubblico e del proscenio.
Marani Ilaria, Tagliaferri Sibilla, Tarella Jacopo, Tusan Elisa – 3G LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Come distinguere la verità dal marketing. Figure emblematiche come Lance Armstrong e Tiger Woods hanno visto le loro carriere influenzate da scandali e narrazioni costruite.
Selvatici Cristina – 3E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Il caso di Marco Pantani, con intervista a un diretto interessato, un giornalista sportivo di una rivista specializzata in ciclismo. “Pensi che il giornalismo riporti sempre le notizie per come sono realmente, oppure le enfatizzi per interessare il lettore? Pensi che sia giusto o sbagliato? ” La narrazione prende il sopravvento, poco contenuto, molti avverbi, molti aggettivi superlativi e tanto titolo. Il titolo acchiappa clic, il famoso titolo a effetto.
Cavina Emma, Innocenti Arianna, Puglisi Ilaria e D’Aguanno Angelica – 4G LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Cacciatori di verità o strumentalizzazioni? Il giornalismo sportivo può, e deve, essere uno strumento di verità, non solo di esaltazione. Il giornalista non deve distruggere i sogni, ma ha il dovere di non coprire le bugie.
Bortolini Sofia – 5 E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Se non arrivi primo sei un fallito, è questa l’idea che ci viene imposta. Il quarto posto è la famigerata “medaglia di legno”, il secondo è un’occasione persa, il terzo un premio di consolazione. La storia di Benedetta Pilato.
Mirarchi Giorgia – 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Con l’avvento delle piattaforme digitali, il giornalismo sportivo è cambiato radicalmente: da un lato, ha dato voce ai tifosi e reso più accessibile l’informazione, dall’altro ha amplificato la ricerca spasmodica dell’esclusiva. Il circo mediatico costruito intorno al calciomercato.
Pederzoli Matilde – 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Non solo radio tv e giornali, ma social media, che modellano l’immagine pubblica degli atleti. Da una parte più connessione, dall’altra più aggressività: le parole di Paola Egonu campionessa italiana della pallavolo femminile, vittima di insulti razzisti provenienti dagli spalti e dai social network.
Preti Luca – 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
I contrasti mediatici sono causati delle grandi aspettative che i giornalisti pongono sugli atleti e del bassissimo interesse per ciò che non è una medaglia, un trofeo, un titolo adatto al loro giornale. Racconto in prima persona, nei panni di Benedetta Pilato, di quello “stronzo” centesimo.
Rizzato Carolina – 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Quando il giornalismo sportivo crea e distrugge gli eroi. Che cosa succede quando un eroe diventa un uomo? Quando, dietro la maschera del campione, emerge la sua umanità con tutte le sue fragilità e i suoi fallimenti? Lo sport non è solo una competizione tra atleti, è una narrazione epica, un moderno mito, in cui uomini e donne si trasformano in eroi. Ma può essere una trappola che distrugge: la storia di Marco Pantani.
Zaccherini Emma – 5E LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Ci sono momenti nello sport che rimangono impressi nella memoria di tutti. L’ultimo secondo prima del fischio finale, il rigore decisivo, l’arrivo al traguardo dopo ore di corsa, il corpo esausto e la scarica di adrenalina che spinge a fare gli ultimi passi. Immerso nella folla, ogni giornalista sportivo vive per questi attimi, quelli che non si vede l’ora di raccontare, quelli che fanno vibrare il cuore di stupore. Sono questi i momenti in cui ogni giornalista si trova davanti a un bivio: raccontare i fatti in modo realistico e dettagliato o trasformarli in leggenda? Il caso Tamberi, Hamilton, Serena Williams.
Romellini Martina – 1G LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
L’Arte di Danzare: la straordinaria vita di Maya Plisetskaya. Forza e delicatezza di una grande ballerina, ma anche una donna rivoluzionaria, che si oppose ai controlli ferrei del regime sovietico.
Francesca Falliti – 1GL LICEO ALESSANDRO DA IMOLA
Epiteti formulari? I giornalisti coniano soprannomi che restano potenti: Messi La pulce, Nuvolari “Nivola”, Pellegrini “Divina”, Schumacher “il kaiser”, Senna “Magic”
Andrea Tantini – 2A AGRARIA SCARABELLI
A Imola, città di motori, batte forte il cuore Ferrari, ma il cuore di Imola batte anche per un grande campione della Formula Uno che non ha mai corso con la Rossa e proprio a Imola ha trovato purtroppo la morte: Ayrton Senna.
Leonardo Rivola e Gianfranco Giofre – 1A CHIMICO GHINI
Il giornalismo e il suo impatto sullo sport, quando la cronaca diventa racconto, con Gianni Brera.
SEZIONE MULTIMEDIA
1°premio assoluto
Giulia Ciuperca – 4G LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
“La verità corre veloce” un video perfetto. Nei panni di Giulia Corona, la regina del gossip, pone domande scomode, e affermazioni pericolose. Cercano di silenziarla, e questa è la conferma che dietro lo sport si cela spesso altro. “Quando trovi la verità ti fanno sparire.” … perché la verità non corre in linea retta, si nasconde, si compra, e si vende. “Io non scappo, sei tu che stai inseguendo una bugia”…risponde l’atleta in fuga. Ottima realizzazione per sceneggiatura, recitazione, montaggio, molto ben articolata con voce narrante e presenza scenica della conduttrice.

2° classificato pari merito
Lucio Butera e Ginevra Lironcurti – 3E LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
con la collaborazione di Marwa Heddate, Aurora Contro, Veronica Rossi – con un grazie anche al prof. Riccardo Dal Monte
La verità scappa. Sfida tra due tennisti, Romanov contro Bennet… Bennet è una ragazza, Olivia che deve sottostare a regole rigide e rinunce per portare avanti il suo sogno, e una domanda: Olivia ha davvero le qualità adatte? Pregevole fattura sia nel montaggio che nel miraggio appropriato della musica, originale nello scorrere del tempo e nella gestione dei silenzi
3R CAT PAOLINI
Non solo farfalle, la storia di Carlotta Ferlito – FLASH VIDEO inframezzati da spezzoni di interviste alla campionessa, dalle fatiche, alle vittorie, alle denunce contro i rigori della ginnastica ritmica e titolo di giornale che si accavallano, ora pro ora contro…e il rammarico di non avere scelto lei la fine della sua carriera. Bel commento e bel montaggio, davvero con ritmo.
3° classificato pari merito
Viola Baldisseri – 4G LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Lauda contro Hunt. Le storie che colpiscono sono quelle che fanno battere il cuore ma il giornalismo non è esaltare bensì scavare, Lauda contro Hunt, razionalità contro istinto, in pista e nella vita. Spesso si dà una versione comoda, perché più vendibile. Il MITO semplifica, la VERITA’ complica. Video molto ben confezionato con lampi di immagini tratte dal film “Rush” ed altre realizzate direttamente dall’autrice.
Laila Naqraoui – 4A LICEO SCIENTIFICO ALBERGHETTI
Anna Serafini messa a nudo, coraggioso atto d’accusa della campionessa di pattinaggio artistico, ben circostanziato all’interno di una efficace intervista, da vera giornalista.
Elisa Zambrini – 5E LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
I veri eroi non sono quelli perfetti ma quelli che non smettono mai di provarci
Indovinata critica ai leoni da tastiera, giusto riconoscimento del lavoro dietro le quinte per il conseguimento di un risultato sportivo. Una ragazza si sveglia e guarda su Instagram i risultati della partita vinta ma contro una squadra inferiore e allora fioccano i commenti ironici e denigratori: “Anche mia nonna potrebbe farvi da riserva…… troppo facile vincere così, provate a giocare contro una squadra vera”. I social demoliscono, si guarda al mito, al campione, ma è davvero così facile?
Anna Traballoni, Nicolò Losapio e Denisa Andreea Netedu – 3AG LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
“Grazie a chi non ha creduto in me”. Racconto efficace, semplice, ma gestito bene da una voce narrante appropriata. “Dicevano che ero troppo bassa per giocare a pallavolo, che non avrei mai fatto la differenza. Crederci o non mollare? La forza è nel cuore.
MENZIONI SPECIALI sezione multimedia
Eduardo Baidoc, Dario Monti, Narcis Netedu, Sebastiano Venturi, Pietro Bombardi – 2G LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA – interviste vere e altre assurde, dall’allenatore alla finta atleta col mocio in testa. Interviste vere e altre assurde, dall’allenatore alla finta atleta col mocio in testa. Efficace denuncia su doping e corruzione nello sport con geniali e spiritosi siparietti che alleggeriscono il lavoro senza svilirlo.
Maria Vittoria Battilani – 1A G LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Video semplice, ma pulito e divertente: la giornalista si sdoppia, vestendo i panni del grande Pelé, con tanto di accento e di maglietta del Brasile. Originale trasposizione del personaggio e del tempo.
Francesca Gallo, Amina Ben Salem, Anita Santoro – 1A CHIMICO GHINI
Intervista a Francesco Poli, un traceur di Massa Lombarda, atleta con la passione del parkour, sport di tendenza che prevede di spostarsi da un punto all’altro delle città, superando alcuni ostacoli solo con la forza del proprio corpo. Efficace il gesto sportivo inserito nel contesto dell’intervista, che finisce col sorriso di un errore.
Olivia Sabbioni, Giulia Montinaro, Alessandra Mrozinska, Letizia Marani, – 2AG LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Tg veritas: i casi del calcio e le disparità tra donne e uomini, e l’approfondimento con titoli e notizie contrapposte, come il caso della pugile algerina Imane Kalif, alimentato dalla narrazione. Tematiche interessanti sviluppate con cognizione di causa.
Alijona Uruci, Elena Martignani, Sofia di Battista, Emma Pieri – 4G LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
In questo sketch comico, una conduttrice televisiva esagera i fatti per creare sensazionalismo, ma una delle due ragazze che guardano la tv è proprio l’autrice dell’intervista e svela i retroscena… Il messaggio finale – “Le persone non vogliono ascoltare le verità perché non vogliono vedere le proprie illusioni distrutte”. Lavoro spiritoso fuori dai consueti schemi-
Giulia Bartolini, Arianna De Marco, Sara Martignani, Linda Montesi, Martina Sentimenti, Laura Vanni- 2G LICEO LINGUISTICO ALESSANDRO DA IMOLA
Intervista a due ex lottatori, il campione olimpico ANDREA MINGUZZI e il fotoreporter nella vita GIANNI SANNA. “I giornalisti se vogliono possono distruggerti”, “molte mie foto belle non son state pubblicate perché non avrebbero venduto a sufficienza…”. Le Olimpiadi come vetrina per gli sport non milionari: “Una volta ogni quattro anni siamo sotto i riflettori come gli altri”. La tecnica del video non è perfetta, ma ottima l’idea di coinvolgere atleti del territorio.
Come sempre, gran bella iniziativa!