In estate a Casalfiumanese accade qualcosa di speciale

Ogni estate a Casalfiumanese accade qualcosa di speciale. Piazza Cavalli si trasforma in un salotto sotto le stelle e il cinema non è solo spettacolo. Diventa un’occasione per incontrarsi e un invito a fermarsi, ad ascoltare. Il cuore del Casale Cineforum sta proprio qui. Non è solo una rassegna di film, ma un momento di dibattito, riflessione, confronto insieme a ospiti di rilievo che portano con sé esperienze, storie e punti di vista capaci di arricchire ogni serata.

Tutto è iniziato così

Il Casale Cineforum è nato quasi per caso nel 2020, in un’estate sospesa tra lockdown e voglia di ricominciare, ed è diventato oggi uno degli appuntamenti culturali più attesi della vallata del Santerno. A ripercorrerne la storia è Roberto Alpi, presidente della Pro Loco di Casalfiumanese, che dalla seconda edizione organizza la rassegna: «L’idea ha preso forma sul finire della primavera. Nel pieno dell’emergenza Covid tutti gli eventi venivano annullati e il paese era fermo. A giugno, con l’arrivo dei primi caldi e l’allentamento delle restrizioni, Lorenzo Poggi, titolare del Peter Pan, il bar che affaccia su piazza Cavalli, decise di organizzare qualcosa per dare un piccolo segnale di ripartenza».

La prima edizione fu un evento semplice, ma riuscito: «In piazzetta della Solidarietà, 99 sedie distanziate, un piccolo schermo, quattro serate con proiezioni di film e una piccola introduzione». Furono in molti a partecipare e ad apprezzare la rassegna, tanto che l’anno dopo si decise di riproporla.
Nel 2021 l’organizzazione passa alla Pro Loco: «Quell’estate abbiamo iniziato a piantare i primi semi per costruire quello che poi è diventato il nostro format: ospiti di rilievo, film legati a un tema di attualità, uno spazio in cui poter discutere insieme».

Durante la seconda edizione sono due le serate che segnano un cambio di passo. «La prima fu quella in collaborazione con l’associazione “Insieme per un futuro migliore”, che da anni si occupa di accoglienza e soggiorni a Imola per i bambini nati nelle zone colpite dal disastro di Chernobyl. Una serata molto riuscita, in cui unimmo gli interventi dell’associazione, la proiezione dei primi due episodi della serie tv “Chernobyl” e alcune letture tratte da “Preghiera per Chernobyl” della scrittrice premio Nobel per la letteratura Svetlana Aleksievič. La seconda fu quando ci spostammo da piazzetta della Solidarietà alla più scenografica piazza Cavalli. Era il 4 agosto, proiettammo il film di animazione “Coco”, preceduto dalle letture di Alfonso Cuccurullo. Dedicammo la serata alla giovane Federica Morsiani, prematuramente scomparsa, che lavorava alla libreria Selma di Casalfiumanese e con la quale avevamo iniziato a collaborare per realizzare una serata insieme. La nuova location era decisamente più adatta e dall’edizione successiva piazza Cavalli ha accolto tutti gli appuntamenti principali».

Il cambio di passo con Pupi Avati

Nel 2022 c’è la vera svolta. «Grazie ad Andrea Pagani, dell’associazione “Ippogrifo. Vivere la scrittura”, siamo riusciti a portare al Casale Cineforum il regista Pupi Avati. È stato il nostro primo grande ospite. In quel momento abbiamo capito che potevamo costruire qualcosa di rilevante nel panorama locale, portando in un paesino di 3mila abitanti nomi molto noti. Lo stesso anno abbiamo avuto sul palco il giornalista e analista geopolitico Dario Fabbri. A febbraio era scoppiata la guerra in Ucraina, lui era spesso ospite di diversi programmi tv e per il pubblico iniziava ad essere un volto noto».

Nelle edizioni successive sono arrivati a Casale il filosofo Umberto Galimberti, il regista Giorgio Diritti, il giornalista Francesco Costa, lo scrittore Gianrico Carofiglio, la conduttrice Serena Dandini, il giornalista e telecronista sportivo Federico Buffa. Portare nomi di questo calibro in un piccolo comune non è semplice. Dietro ogni serata c’è un lavoro paziente di contatti, mail, telefonate e anche molta determinazione.

Il giornalista Federico Buffa (foto Andrea Conti).

«Con alcuni ospiti ci vuole tempo. Federico Buffa, per esempio, l’abbiamo corteggiato per due anni. I rapporti vanno costruiti e coltivati». Sicuramente l’edizione 2022 con Pupi Avati e Dario Fabbri ha aiutato a dare alla rassegna una certa credibilità: «Quei due nomi sono diventati un bel biglietto da visita».

Un contributo fondamentale nella costruzione della rete di contatti è arrivato anche da Massimo Neri, originario di Casalfiumanese, con alle spalle una lunga carriera in Mondadori. «Grazie a lui siamo riusciti a ospitare il filosofo Umberto Galimberti. Quella serata è stata la più partecipata di tutte: il pubblico ha sfiorato il migliaio di presenze, un numero altissimo per una rassegna come questa, che ha colto di sorpresa anche noi organizzatori».

Edizione dopo edizione si entra in un circuito, si creano reti, nascono legami. «Ci muoviamo sempre con largo anticipo. Ci sono idee che si realizzano subito e altre che restano nel cassetto per un’edizione successiva. È come un puzzle che cambia forma in corsa».

Serena Dandini (foto Andrea Conti).

Un cenacolo contemporaneo

Il pubblico del Casale Cineforum è cresciuto di anno in anno. A partecipare non sono solo i residenti, ma anche spettatori dai comuni vicini, incuriositi dalla presenza di ospiti di primo piano.
Il successo della rassegna, però, non si spiega solo con i nomi in cartellone. A fare la differenza «è la cornice intima e raccolta di un paese di 3mila abitanti. Questo crea una vicinanza inaspettata con ospiti che di solito siamo abituati a vedere al di là di uno schermo. A Casale, invece, ci si ritrova seduti a pochi metri da loro, si ha la possibilità di porre domande, di scambiare qualche parola durante il firma copie, di vivere un momento autentico di confronto».

Lo scrittore Gianrico Carofiglio (foto Andrea Conti).

È questo contatto diretto, quasi personale, a colpire il pubblico, ma anche gli ospiti stessi. «Ricordo in particolare lo scrittore Gianrico Carofiglio, che a fine serata ci disse che si era sentito a casa, nonostante fosse la sua prima volta nel nostro territorio. Aveva apprezzato il contesto tranquillo, da cenacolo contemporaneo, in cui poter condividere idee e riflessioni».

Insieme all’atmosfera, anche il format del cineforum gioca un ruolo chiave: «È un unicum nel panorama locale: un ospite d’eccezione, un dialogo aperto con il pubblico e, a seguire, la proiezione di un film collegato al tema della serata». Un modo per unire approfondimento e narrazione, parole e immagini.

A confermare l’identità solida e il percorso di crescita della rassegna è il programma dell’edizione 2025 (QUI i dettagli e gli aggiornamenti).
Si parte martedì 17 giugno con Reinhold Messner, leggenda dell’alpinismo, e la proiezione del film “La vetta degli dei”, in collaborazione con il Cai di Imola. La settimana successiva, martedì 24 giugno, sarà ospite Mario Tozzi, ricercatore Cnr e divulgatore scientifico. Al suo intervento seguirà il documentario “Materia fuori posto”, sul tema dello smaltimento dei rifiuti. Lunedì 30 giugno sarà la volta di Daria Bignardi (che ha sostituito l’incontro in programma cn Walter Veltroni) e del film “Il giardino dei Finzi Contini”. Il Casale Cineforum si chiude mercoledì 9 luglio con Pablo Trincia, scrittore e autore televisivo e di podcast, e la regista Margherita Ferri: è suo il film che verrà proiettato, “Zen sul ghiaccio sottile”.

Anche quest’anno gli appuntamenti si confermano a ingresso gratuito. «Tutto questo non sarebbe possibile senza il sostegno delle aziende locali, del Comune di Casalfiumanese e dei tantissimi volontari della Pro Loco. A tutti loro va il nostro grazie».

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