La nuova linea ferroviaria non può passare in galleria? Ci devono spiegare perché. E finora non lo hanno fatto

Dopo le polemiche per la tardiva comunicazione ai Comuni e la confusione sui tracciati. Mentre stanno per partire i lavori del Tavolo che riunisce Rfi, Regione ed enti locali. Con la richiesta del comitato dei cittadini che chiede di partecipare. Ecco l’intervista al sindaco di Dozza Luca Albertazzi sul contestato progetto per a Bologna – Castel Bolognese

Tutto quello che c’è da sapere sulla biennale d’illustrazione Fantastika di Dozza (e sull’atteso risveglio del drago Fyrstan)

Il cancello si aprirà e i suoi occhi si coloreranno di rosso fuoco… In programma il 21 e 22 settembre, la biennale trasforma il borgo in un luogo arcaico e fuori dal tempo: protagonisti diventano gli artisti che interpretano le grandi storie del mondo fantastico. Una manifestazione che è sia una fiera di settore sia una rievocazione del genere fantastico

La nuova linea ferroviaria preoccupa. L’appello del sindaco di Imola è: «Evitare di diffondere notizie fuorvianti»

Istituito il Tavolo con la Regione, i Comuni interessati dal progetto e la società Fer di Ferrovie dello Stato. Ogni decisione sul tracciato spostata a dicembre

Prima di decidere sulla nuova linea ferroviaria i sindaci chiedono altri 90 giorni e di sedere al tavolo con il Ministero e le Ferrovie

Si può fare una galleria per superare Imola? E quali saranno gli effetti per il trasporto locale? E le opere di mitigazione?! La Bologna-Castel Bolognese, dicono i primi cittadini metropolitani, si farà solo dopo gli approfondimenti tecnici e un accordo con Ministero, Ferrovie e Regione

Toh, la nuova linea ferroviaria evita San Prospero e potrebbe correre 15 metri a nord della vecchia

All’incontro in consiglio comunale sono state presentate a sorpresa le modifiche per la nuova Bologna-Castel Bolognese destinata ad alta velocità e merci. Prevista l’ipotesi di realizzare i binari su un viadotto alto 7-8 metri che correrebbe parallelo ai vecchi binari. Salvate le frazioni che avevano protestato