Quasi 30 milioni per sistemare gli argini del Santerno devastati dall’alluvione. Facciamo il punto

Al momento sono 18 gli interventi in corso o conclusi lungo il corso del fiume Santerno, dopo che gli eventi del maggio 2023 ne avevano danneggiato profondamente il corso, rompendo argini o tracimando fino ad allagare campagne e paesi. Con altri cinque interventi per un totale di 34 milioni e mezzo di euro dovrebbe essere completato il ripristino e la messa in sicurezza da Castel del Rio fino alla foce nel Reno.

In un video della Regione Emilia-Romagna, Caterina Mancusi dell’Agenzia per la sicurezza territoriale e la Protezione civile fa il punto sugli interventi in corso e sui prossimi.

Si è proceduto, spiega, in fasi e punti diversi prima chiudendo le rotte che si erano aperte degli argini, in particolare nel territorio di Sant’Agata sul Santerno e a valle di Ca’ di Lugo fino a Santa Maria in Fabriago, il più devastato.

Per il consolidamento degli argini sono stati anche piantati pali e create delle scogliere artificiali anche di notevoli dimensioni, con l’obiettivo di dare al Santerno una sezione più continua e garantire un deflusso più scorrevole delle acque.

Tra Mordano e Sant’Agata, dove a maggio ci sono state importanti tracimazioni ma non le rotture degli argini sono stati fatti e sono in corso interventi di allargamento e consolidamento degli argini. Poi i lavori hanno interessato l’allargamento delle golene in cui in caso di tracimazione l’acqua può defluire senza raggiungere le case.

Tra Mordano e Imola è stato ripulito l’alveo del fiume, mentre a Imola gli interventi si sono concentrati sulla rimozione del materiale vegetale, tronchi e rami, ammassatisi all’interno dell’alveo.

Con un prossimo finanziamento è previsto il consolidamento degli argini in località San Prospero.

Nel tratto più a monte, e fino a Castel del Rio l’attenzione è concentrata sulle confluenze con rii minori, laddove si gettano nel fiume.

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